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Shopping compulsivo: che fare?

Shopping compulsivo: che fare?

 

Shopping compulsivo: che fare?

Vi è mai capitato di pensare di essere “vittime” di un’irrefrenabile voglia di spendere soldi e fare shopping? Bene, se è questo il vostro caso, vi consigliamo di leggere questa intervista alla dr.ssa Elena Tamussi, psicoterapeuta, per capire insieme l’origine di questa compulsività.

Quali sono le motivazioni dello shopping compulsivo?

Lo shopping compulsivo, detto anche sindrome da acquisto compulsivo, rientra nella famiglia dei disturbi del controllo degli impulsi. Già dalla metà del diciannovesimo secolo, illustri psichiatri quali Kraepelin e Bleuler, descrissero i sintomi associati a tale disturbo, che definirono oniomania (dal greco onios = “in vendita”, mania = follia).
Tipicamente, i soggetti affetti da tale disturbo sentono continuamente la necessità di comprare qualcosa; nel caso in cui tale bisogno non venga soddisfatto, il soggetto sperimenta un profondo stato di malessere.

Il fattore scatenante sembra essere il bisogno di gratificazione. In questi soggetti, lo shopping diventa un modo per compensare mancanze emotive, per riempire il vuoto dentro di sé. Purtroppo, la sensazione di benessere e piacere lascia però ben presto spazio al senso di colpa per l’ennesima spesa.

Quali altri disturbi sono connessi allo shopping compulsivo?

 

Come abbiamo detto, questo disturbo rientra nella grande famiglia dei disturbi da alterato controllo degli impulsi, caratterizzati dall’incapacità del soggetto a resistere ad impulso o a una tentazione impellente.
Molto spesso questo disturbo viene diagnosticato in concomitanza di un’altra dipendenza da sostanza/alcol o comportamentale (ad esempio il gioco d’azzardo patologico). Anche nello shopping compulsivo ritroviamo molti aspetti delle altre forme di dipendenza come, ad esempio, l’incapacità di controllare l’impulso che porta al comportamento patologico detto anche (craving), il “pensiero desiderante”, la tolleranza (necessità di aumentare progressivamente la quantità di beni da acquistare) e l’astinenza.

Inoltre, gli shopper compulsivi presentano spesso in comorbidità alterazioni del tono dell’umore (ad esempio depressione), disturbi d’ansia e disturbo ossessivo-compulsivo.

Come gestire e risolvere la mania dell’acquisto?

Il primo passo è riconoscere di avere un problema. Infatti, molto spesso il soggetto affetto da tale patologia, non solo non riconosce il disturbo, ma tende a vederlo come una soluzione al malessere emotivo, una sorta di sollievo. Queste credenze positive ostacolano fortemente il percorso terapeutico.

Consiglio di rivolgersi a uno specialista psichiatra:

  • quando il denaro investito per lo shopping supera le proprie possibilità economiche;
  • quando la natura di quello che si acquista perde importanza;
  • quando si ricorre allo shopping compulsivo più volte a settimana;
  • quando il mancato appagamento del bisogno crea forti crisi.

 

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

https://www.pazienti.it/blog/shopping-compulsivo-che-fare-01032017

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)