Le Opinioni

Mi chiamo E., sono di Roma e ho 42 anni.
Mi trovo presso il CUFRAD inviato dal Ser.T. di Roma presso cui mi sono rivolto per lo stato di emergenza che stavo vivendo.
Prima di venire qui sono stato presso un altro Centro che mi ha aiutato, infatti per alcuni anni non ho fatto uso di sostanze, dopodiché ho avuto una ricaduta ....
Mi sono reso conto di avere bisogno di lavorare su me stesso riguardo questioni familiari che pensavo di aver risolto ma che, nei momenti di difficoltà, sono riemerse dal mio passato, ovvero situazioni non chiarite relative a "frequentazioni" pericolose con persone a me molto vicine.
Prima di iniziare il programma ho ricominciato a frequentare luoghi e persone per me rischiose, con le quali non potevo costruire nulla di solido, bensì solo l'illusione di un mero divertimento.
Tutto questo con il tempo mi ha portato a lasciarmi andare, i dissapori familiari mi hanno portato ad isolarmi, non confrontandomi con nessuno e facendomi sentire una persona sbagliata.
Un grosso problema riguardava il rapporto con mia sorella con la quale, dopo diversi anni, sono riuscito a recuperare un legame equilibrato...
Inizialmente questo rapporto non era accettato dai miei genitori adottivi in quanto lo ritenevano poco sano e negativo.
Ho dovuto quindi scegliere una delle due strade e, non essendo in pace con me stesso, sono ricaduto distruggendomi con le mie mani.
Ad oggi ho affrontato tale problematica e sono riuscito a prendere le distanze da mia sorella.
Ora i miei genitori hanno compreso il mio malessere ed attendono il mio ritorno al termine del programma; io voglio mostrare loro che sono veramente cambiato.