Fin dalla prima infanzia non ho nessun ricordo di un gesto di affetto, una carezza, un abbraccio da parte dei miei genitori. E solo adesso mi sono reso conto che aiutare il prossimo è una soddisfazione...
2014-03-24 aiutare il prossimo è una soddisfazione... CUFRAD OPINIONI ESPERIENZE TESTIMONIANZE. LA MIA OPINIONE SUL CUFRAD, LA MIA ESPERIENZA AL CUFRAD, LA MIA TESTIMONIANZA SUL CUFRAD. DROGA ALCOL ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA FAMIGLIA.
Uno dei principali obiettivi su cui ho lavorato in quest'ultimo tempo di cura in comunità sono state le emozioni.
Io non ero, e non mi sento del tutto ancora oggi, una persona capace di sentire, ma soprattutto di ascoltare fino in fondo le proprie emozioni.
Fin dalla prima infanzia non ho mai ricevuto attenzioni positive: non ho nessun ricordo di un gesto di affetto, una carezza, un abbraccio da parte dei miei genitori.
Quale bambino che non riceve questo genere di cure potrebbe vivere sereno con se stesso e soprattutto con il mondo che lo circonda?
Per quanto mi riguarda penso che dovrò ancora lavorare su queste problematiche.
Oggi posso dire che ho iniziato a prendere la vita in modo differente, con più semplicità.
Mi sto prendendo cura di me, mi sono messo in discussione per ridarmi la possibilità di un riscatto e per stare meglio con me stesso e con gli altri.
In particolare, è stato molto importante il lavoro individuale che sto facendo con la psicologa referente del mio gruppo di cura.
All'inizio è stato complicato, facevo fatica a parlare di me, ma si sa che è necessario prima di tutto creare un clima di fiducia reciproca.
Ricordo il primo colloquio con la psicologa: non riuscivo nemmeno a guardarla negli occhi, perché temevo di essere "messo alla corda".
Nell'arco del tempo, tuttavia, mi sono reso conto di poter lavorare in maniera positiva su tutte le mie paure a cui in precedenza non avevo dato così tanta importanza.
Ho anche avuto una ricaduta.
Ora sono consapevole che avrei potuto evitarla se mi fossi messo a lavorare bene su me stesso nel primo periodo del mio programma.
Avrei evitato di fare un passo indietro nel mio percorso terapeutico, ma soprattutto di dare un grosso dispiacere alle persone che mi sono state vicine.
In questi mesi ho iniziato a fare l'accompagnatore per altri pazienti del CUFRAD quando devono andare a fare delle visite all'esterno e sapete cosa ho imparato? La vera importanza del senso di responsabilità e della fiducia. Non è affatto facile, ma mi sono reso conto che aiutare il prossimo è una soddisfazione.