Le Opinioni

Mi chiamo N.R., ho 41 anni e vengo dalla Romania.
Ho sempre vissuto in una bella famiglia composta da mia madre, mio padre e mia sorella. La mia famiglia è molto unita ed io ho avuto un'infanzia serena.
Sono andato a scuola fino al liceo e mi sono diplomato in orticoltura, ma ho lavorato per tanto tempo nell'esercito e mi piaceva il mio lavoro.
Nel 1995 mi sono sposato; mia moglie era avvocato, ma nel 2001 mi sono separato perchè avevo perso il lavoro e litigavamo sempre perchè noi abitavamo lontano dai genitori di mia moglie e lei voleva avvicinarsi a loro.
Nel 2002 sono venuto in Italia, inizialmente da un mio cugino che abita nel torinese e facevo l'artigiano in un negozio di restauri. Tuttavia, dopo un po' di tempo mi sono trasferito a Torino perchè non volevo dar fastidio a mio cugino che aveva una famiglia con moglie e figli.
A Torino ho cominciato a frequentare delle brutte compagnie ed ho iniziato a bere e poi, essendo ubriaco, a fare rapine e furti.
L'alcol mi ha rovinato la vita perchè mi ha fatto perdere il lavoro, la famiglia e la libertà.
Fortunatamente ho trovato lavoro presso un noto negozio di distribuzione alimentare, inizialmente come magazziniere, poi come sorvegliante nei parcheggi.
Sono stato fortunato, perchè il mio datore di lavoro mi ha aiutato molto e non mi ha subito licenziato quando ha visto che bevevo e mi ha spinto a curarmi.
In quegli anni ho fatto molte rapine, ma sono stato fortunato in un caso preciso: una sera i miei amici sono andati a fare una rapina in una chiesa e quella sera ci sono stati anche due morti, la vicenda è stata anche raccontata dai giornali; io avrei dovuto essere lì e guidare l'auto, per fortuna la sera prima in un bar ho partecipato ad una rissa e per questo la polizia mi ha tenuto in carcere per una notte, così non sono potuto andare con i miei amici a rapinare la chiesa. Se fossi andato adesso dovrei scontare molti più anni di carcere, invece adesso il tribunale mi ha comunicato che dovrò scontare due anni e nove mesi.
Sono contento, però, di essere al CUFRAD perchè così posso curarmi e non bere. Prima di venire in questa comunità sono stato in un'altra comunità, ma era solo per carcerati. Però anche quella comunità mi è servita perchè è un anno e un mese che non bevo e il mio obiettivo è quello di togliermi il vizio del bere e trovarmi un lavoro, così potrò tornare in Romania.