Ho rivolto contro di me la rabbia che avevo contro mia madre, mio padre e mio zio, e mi sono distrutto, e poi riversavo la mia rabbia sugli altri, su tutti gli altri...
Ho rivolto contro di me la rabbia che avevo contro mia madre, mio padre e mio zio, e mi sono distrutto, e poi riversavo la mia rabbia sugli altri, su tutti gli altri... CUFRAD OPINIONI ESPERIENZE TESTIMONIANZE. LA MIA OPINIONE SUL CUFRAD, LA MIA ESPERIENZA AL CUFRAD, LA MIA TESTIMONIANZA SUL CUFRAD. DROGA ALCOL ALCOLISMO TOSSICODIPENDENZA FAMIGLIA.
La rabbia è sempre stato il mio problema, è una sensazione che sento molto presente nella mia vita e sento anche che è difficile riuscire a controllarla.
Faccio fatica a trattenermi quando qualcosa mi fa arrabbiare, la prima reazione è di esplodere.
Piano piano sto cercando di aspettare prima di avere reazioni aggressive forti, cerco di contare fino a dieci prima di dire parolacce e cerco il più possibile di ascoltare i consigli di compagni e operatori quando dicono di calmarmi.
Ora riesco a trattenermi di più rispetto al passato, ma a volte l'ira mi sale dentro incontrollata e mi fa fare danni.
Magari poi riconosco che ho esagerato, ma spesso è troppo tardi e finisco per tradire la fiducia e la stima degli altri.
Fin da bambino mi porto dietro questa rabbia.
Credo che un po' sia causata dai miei genitori.
Mia madre se n'è andata con un altro uomo e lì mi sono sentito abbandonato.
Ho cominciato a essere molto arrabbiato con lei e se ci penso provo le stesse sensazioni ancora oggi.
Riconosco che i litigi con mio padre e le problematiche economiche l'abbiano fatta allontanare, ma non riesco a non essere arrabbiato.
Sono anche stato molto arrabbiato con mio zio che si è trasferito da me quando è morto mio padre perché penso che gli interessasse solo avere la mia casa e non aiutarmi.
Mi rendo conto che comunque ero un ragazzo difficile e non era semplice starmi vicino. Rispondevo male, magari smettevo per dei periodi di drogarmi ma poi ricominciavo.
Con mio padre ho passato invece molti periodi felici. Con lui mi sono sentito parte di una vera famiglia. Nonostante i problemi cercavamo di essere uniti e portarci rispetto.
Ricordo che ci si aspettava per mangiare e si cercava di parlare e condividere la giornata insieme.
Contro di lui ho provato molta rabbia quando è morto. Mi sono sentito perso e dentro di me pensavo "Perché se n'è andato? Non poteva continuare a vivere con me?"
Poche volte nella mia vita ho parlato della mia rabbia e tanto meno ho provato ad elaborarla. E' stato molto più facile rivolgerla contro di me e distruggermi con la droga, e poi riversarla sugli altri, su tutti gli altri... Adesso qui al CUFRAD sto facendo un percorso di guarigione dalle ferite della mia vita, sono aiutato a rivedere tutto il mio passato e le cause della mia tossicodipendenza e della mia rabbia contro il mondo intero...