Le Opinioni

Mi sono ammalata di depressione a 13 anni quando è morto mio papà al quale ero molto legata. Purtroppo il mio dolore non è stato compreso, non mi confidavo con nessuno... Riuscivo comunque a fare le cose, tipo studiare, andare a scuola, ma in realtà soffrivo tantissimo per la mancanza di mio padre, avevo fortissimi sensi di colpa che mi son portata dietro fino ad adesso e sono passati 40 anni...
La depressione poi è continuata quando a 15 anni ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito sei anni dopo, che era molto, molto più grande di me e che mi ha instradata all'uso dell'alcol.
Fin da subito ricordo che mi piaceva bere, non per il gusto, non per il piacere di quello che assaporavo, ma proprio perchè questi pochi bicchieri dell'inizio della mia carriera di alcolista mi facevano sentire meglio...
Purtroppo il matrimonio è stato molto infelice, nonostante la nascita di due figli io sono stata sempre sempre male ma la cosa grave era che ci avevo "fatto il callo" ormai, per cui ero convinta che fosse la mia condizione normale, non pensavo di avere una depressione.
Dicevo a mio marito "guarda che ho bisogno di parlare con uno psicologo, di farmi vedere da qualcuno" ma lui era contrarissimo ed io, avendo nei suoi confronti una dipendenza psicologica molto forte, ubbidivo a quello che mi diceva lui...
Sono passati 15 anni molto, molto pesanti... Quando poi mi sono separata, con due bambini il cui arrivo non è servito a farmi guarire, io ho fatto questo discorso: adesso che sono "libera" posso bere finchè mi pare e così ho continuato a bere ancora di più finchè mio zio che è medico m'ha vista, ha capito tutto e m'ha mandata da una psichiatra però i farmaci non servivano perchè bevevo; venivo ricoverata, mi disontossicavo per un paio di mesi e poi, appena uscita, smettevo i farmaci perchè dovevo bere...
La cosa grave era che, oltre a fare del male a me e ai miei figli, io facevo del male soprattutto alla mia anima, me ne rendevo conto, mi allontanavo sempre di più da Dio, mi sentivo mortalmente sola, mi nascondevo, mi sentivo colpevole, mi sentivo sporca... stavo sempre con le persiane abbassate, uscivo solo per fare la spesa, non volevo vedere nessuno, non volevo frequentare nessuno, mi dicevo "non sono più padrona di me stessa" e intanto continuavo a bere ed era veramente molto brutto per me...
Finchè sono venuta al CUFRAD ed ho smesso di bere. Oggi è proprio un anno che sono al CUFRAD e un anno che non bevo, sto bene, il farmaco per la depressione (è proprio solo uno) ha funzionato...
Mi sto riprendendo indietro la mia vita, sto dissotterrando i miei talenti, era anche quella una cosa che mi faceva sentire molto colpevole...
C'è un significato da trovare per la nostra vita, noi dobbiamo scoprire il senso della nostra vita e portarlo a termine, fare quello che dobbiamo fare... Chi si lascia andare, chi non lotta contro queste disgrazie, come la depressione, l'alcolismo, perde tutto, perde il senso che c'è, deve solo recuperarlo.