Le Opinioni

Mi chiamo S., sono nato nel 1948 e sono figlio unico. I miei genitori erano entrambi amanti della musica: mia madre suonava il pianoforte e mio padre è stato per 20 anni tenore alla Scala di Milano.
Credo che il mio amore per la musica derivi da questo.
Quando mio padre si esibiva io andavo a vederlo a tutte le prime a teatro e mi piaceva molto. La mia famiglia è sempre stata molto serena.
Ho un bellissimo ricordo di mio padre che mi portava a spasso per Milano quando avevo circa 6 anni e mi spiegava tutto quello che vedevamo; a volte c'erano ancora i segni delle bombe, e lui mi raccontava spesso quando la città veniva bombardata durante la guerra.
Un altro bel ricordo sono le vacanze: mio padre era originario di Ascoli e quando ero piccolo andavo sempre in vacanza lì e mio padre giocava spesso con me. Quando poi, i miei genitori dovevano tornare a lavorare io rimanevo lì con i miei nonni. Ho avuto un'infanzia felice.
Mi piaceva andare a scuola ed ho studiato fino a 18 anni quando ho preso il diploma da geometra. Ho scelto quella scuola perchè mi piaceva molto disegnare e poi ho trovato subito lavoro, perchè all'epoca di lavoro ce n'era molto. Inizialmente ho lavorato in cantiere, ma non mi piaceva molto, così ho cambiato lavoro e sono stato assunto in un'azienda di progettazione meccanica. Successivamente ho lavorato in una ditta per vernici per le auto e mi piaceva molto questo lavoro. Ho anche viaggiato molto nell'est Europa. Sono stato soprattutto in Russia e Romania.
Nel 1977 ho conosciuto quella che sarebbe diventata mia moglie. Eravamo in campagna a casa di amici e lì intorno c'erano dei prati dove crescevano le fragole. Io e lei siamo partiti da soli con il nostro cestino per le fragole, ma quando siamo tornati il cestino era ancora vuoto, perchè anziché cercare le fragole siamo stati insieme a coccolarci. Da lì è iniziata la nostra storia d'amore. Abbiamo avuto una bambina e abbiamo convissuto per 10 anni. Quando la bimba aveva 10 anni ci siamo sposati. E' stato un matrimonio semplice, con pochi invitati, tutti amici perchè i nostri genitori erano già morti.
Presto io iniziai a bere, anche se ero felice, ma bevevo più dei miei amici per combattere la timidezza e l'ansia che mi ha trasmesso mia madre. Secondo lei il mondo era sempre pericoloso e io dovevo fare sempre attenzione a tutto e tutti. Non bevevo tantissimo, ma bevevo tutti i giorni fino a che diventò un'abitudine. Uscivo da lavoro e bevevo tre birre. Sono andato per un po' agli Alcolisti Anonimi e poi sono arrivato qui al CUFRAD dove sono in cura e dove spero di riuscire a combattere la mia ansia e i miei problemi con l'alcol.