Le Opinioni

Mi chiamo Ch., ho 51 anni.
La mia storia comincia molti anni fa, quando ero ancora una bambina.
Io non cerco giustificazioni per le scelte sbagliate nella mia vita, ma ci tengo a specificare che tutto ciò ha una spiegazione; sono cresciuta in una famiglia in cui regnava parecchia violenza, verbale e fisica; per cui sono stata un'adolescente parecchio inqiueta, molto infelice, perchè si sa che i bambini cercano amore, tenerezza, riconoscimento e a me tutto questo è stato negato per anni, per cui appena ho compiuto 18 anni sono andata via di casa e tutto ha funzionato discretamente bene fino ai 24 anni, quando ho conosciuto l'eroina.
Dall'eroina all'alcol il passo è stato breve; sono uscita da sola dall'eroina, ma sono incappata nell'alcol, e purtroppo da allora combatto contro questa sostanza che è più infida dell'eroina secondo me, perchè si può trovare ovunque e perchè comunque agli occhi del mondo, quando una donna beve un aperitivo in un bar, non dà tanto nell'occhio, è socialmente più accettabile rispetto a una sostanza invasiva come può essere l'eroina.
Ho iniziato a bere in maniera moderata fino a quando mi sono resa conto che non ero più io padrona della mia vita, quindi del mio bere sociale, ma ero diventata schiava, dipendente dalla sostanza dell'alcol.
Mi alzavo al mattino e le mie mani tremavano fino a quando non potevo accostarmi all'alcol, per cui è diventata veramente una dipendenza totale, olte che mentale, soprattutto fisica.
Ho avuto il mio primo ricovero intorno ai 27 anni, sono riuscita a stare lontana dall'alcol per circa un anno, poi ci sono ricascata. Mi sono sposata nel frattempo, ho avuto la mia prima figlia e anche lì per un paio d'anni andava tutto bene fino a quando mi sono separata e lì ho ricominciato a bere, fino a quando ho conosciuto il padre delle mie altre tre figlie (ho 4 figlie femmine).
Dopo praticamente sono stata 15 anni lontana dall'alcol.
Poi cosa è successo? Non so neanche io spegarmi la motivazione che mi ha spinto a riprendere a bere dopo 15 anni di astinenza e ripeto, non c'è una spiegazione; probabilmente è un meccanismo che ancora oggi non mi spiego perchè poi da lì le ricadute sono state tante, nonostante i miei percorsi comunitari, nonostante vari tentativi come ricoveri in clinica per disintossicarmi, nonostante i buoni propositi che mi sia posta, nonostante la buona volontà che ci abbia messo, però niente, la realtà adesso rimane...
Diciamo così che, praticamente io sento di aver in qualche modo perdonato la mia famiglia per il male che mi ha fatto, però c'è dentro di me ancora una bambina che urla, che chiede perchè di tutto quello che ha dovuto subire e per cui fin quando non riuscirò a darmi una risposta a tutto questo io penso che continuerò a ricadere. Mi trovo qui oggi al CUFRAD per cercare delle risposte, per cercare di capire che cosa mi spinge ogni volta a ricadere nel bere. Nutro molta fiducia in questa Comunità, perchè sono stata accolta così bene, ho trovato molte persone molto competenti che mi stanno aiutando, a partire dal gruppo a cui appartengo, perchè qui si fanno tre gruppi al giorno e quindi ho trovato parecchio sostegno e parecchio aiuto anche nei colloqui individuali che ho avuto con la mia operatrice di riferimento, quindi spero che questa sia la volta buona per mettere un punto e a capo e ricominciare la mia vita in maniera normale.