Le Opinioni

Sono qui al CUFRAD da qualche mese ormai, a volte la regolarità della giornata non mi piace, ma so che per me è molto utile perché mi ricordo che quando lavoravo ed avevo la giornata strutturata per me era meglio.
Non mi drogavo più, ma quando mi hanno messo in cassa integrazione avevo la giornata troppo libera, perciò mi incontravo con i miei amici e avevo iniziato a bere: prima una birra, poi due, poi tre... e alla fine ti ritrovi dipendente dall'alcol.
Me ne sono accorto perché ho iniziato a tremare e avevo l'esigenza sin dal mattino di bere.
L'alcol è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per il mio corpo, perché prima non mi sono fatto mancare niente; ho fumato le canne, ho usato cocaina ed eroina. Mi sono rovinato, perché volevo imitare amici più grandi di me.

Tutto inizia da ragazzino quando iniziai a fumare le sigarette e poi vai avanti.
Ho iniziato a drogarmi dopo il militare, verso i 25 anni.
Ho sniffato per molto tempo, perché all'inizio rifiutavo l'ago; ma poi andando avanti non hai più gli stessi effetti, e poi sniffare costa di più perché serve più roba.
Così ho detto la classica frase: "provo solo una volta". E poi sono rimasto fregato.
Sono contento di avere smesso con l'eroina, anche perché era una vita molto stressante. Sei sempre in giro a cercare roba che poi ti accorgi che fa schifo, butti tutti i tuoi risparmi in quello, rovini i rapporti con la tua famiglia...
I miei se ne sono accorti perché non ero più io. Così ho iniziato a prendere il metadone, ma poi anche quello ti dà assuefazione.
Comunque ce l'ho fatta e adesso è cinque anni che non mi faccio più di eroina.
Il problema si è ripresentato quando però ho iniziato a bere.
Ad un certo punto avevo anche le allucinazioni.
Quando camminavo per strada ero convinto che qualcuno mi seguisse e sentivo i passi dietro di me, oppure quando ero a casa vedevo le immagini dei miei genitori e gli dicevo di andarsene perché io dovevo uscire ma loro ovviamente non rispondevano! Stavo impazzendo.
Poi ho cominciato anche a sentirmi debole fisicamente: non mi reggevo in piedi, ho cominciato ad avere sangue nelle feci, mi è venuta una polmonite di cui non mi sono nemmeno accorto e poi mi hanno detto che avevo addirittura un polmone collassato. Alla fine mi hanno diagnosticato una cirrosi.
Mi sono spaventato, perché dei miei amici sono morti di cirrosi; e poi addirittura ho scoperto di avere un tumore al fegato. Fortunatamente lo hanno scoperto abbastanza in fretta, così ho iniziato a curarmi subito e adesso ho smesso di prendere finalmente il metadone e sto cercando di scalare la terapia farmacologica per essere inserito nelle liste trapianti e fare il trapianto.
Io sono stato fortunato, perché la mia famiglia mi è stata vicina e ora che ha capito che voglio davvero cambiare vita ci siamo riavvicinati molto.
Molti miei amici che sono morti non hanno avuto questa fortuna ed erano soli.
Forse il mio è istinto di sopravvivenza, ma ce la voglio mettere tutta per vivere almeno altri vent'anni.
Prima di venire qui sono andato in clinica a disintossicarmi ed ora sono qui, al CUFRAD, in attesa di guarire.
Mi trovo bene con gli operatori e con il mio gruppo, però il mio obiettivo è riuscire a non ricadere più nell'uso di sostanze.
Adesso sto molto meglio rispetto a quando sono entrato, perché prima mi capitava di fare sogni in cui mi drogavo o bevevo e mi rimanevano dentro. Ora non li faccio più questi incubi.
Se dovessi dare un consiglio a qualcuno, a qualche ragazzo, gli direi di valutare bene i pro e i contro: è vero che la droga ti sballa e subito ti senti bene e felice, è vero che ti diverti, ma il conto poi sarà molto salato. Io sto pagando ancora questo conto.
Si dice che il diavolo ti accarezza perché vuole la tua anima...