Le Opinioni

Ho il rimpianto di quando partivo prima dell'alba ed iniziavo la salita per fare escursioni in alta quota.
In alta quota mi sentivo veramente una cosa sola con la montagna. L'odore dei pini, l'acqua raccolta dai nevai che si scioglievano d'estate... le marmotte, i camosci ed i corvi...
Nella fatica di quelle salite ma anche nella fatica delle discese, e nel silenzio perfetto, usciva quella parte di me stesso che non conoscevo.
C'era un "io" primordiale.
Un "io" che nel silenzio aveva modo di meditare sulla sua vita.
Un "io" più calmo perché c'era il ritmo delle gambe a cui la mente si adattava.
Un ritmo lento e misurato, dove i pensieri si accomodavano ai passi e riscoprivo una pace ed un ordine mentale autentico, lontano da quello affannato di tutti i giorni.
In quelle esperienze trovavo veramente me stesso.