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Le Opinioni

Ripensando a tanti anni fa... ero nella miseria ma felice... Oggi ho tutto ma ho perso la gioia della vita e l'ho buttata nell'alcol...

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Ripensando a tanti anni fa... ero nella miseria ma felice... Oggi ho tutto ma ho perso la gioia della vita e l'ho buttata nell'alcol...

Sono nato a Torino e i primi 5 anni della mia vita li ho vissuti in campagna, in un comune vicino Chieri, mi ricordo che lì non c'erano negozi, vicino c'era solo una fattoria.
Io e mio fratello ci alzavamo presto la mattina per andare a prendere il latte appena munto. Andavamo con una bottiglia ed un imbuto. Il contadino conosceva mio padre, prendevamo 1 o 2 litri e mi ricordo questa cosa piacevole, passavamo per l'aia dove c'erano gli animali. Ricordo che d'inverno ci alzavamo anche con il freddo. A casa poi facevamo bollire il latte e facevamo colazione. E' una cosa di 40 anni fa che poi con il tempo si è persa...

Sotto casa mia, mio zio aveva un negozio di elettrodomestici, mia zia batteva con la scopa sul soffitto ed era il segnale per mia mamma che poteva scendere a prendere un caffè in tranquillità. Mio padre poi mi mandava di fronte a comprare la carne.

Ricordo la passeggiata che facevo con mia mamma e mio fratello sulle colline, per i boschi, mia mamma si fermava perché aveva male e noi la prendevamo in giro.
Un giorno sono finito con un piede nelle sabbie mobili e per uscire ho dovuto rinunciare alle scarpe, e tornato a casa mio padre si arrabbiò.

Ho frequentato l'asilo per una settimana, ero indisciplinato e mi hanno cacciato. Ero dispettoso, ma questa cosa mi è dispiaciuta.
Ho iniziato a lavorare già da piccolo. Eravamo 5 figli e io invece che andare a giocare a pallone ai giardinetti come era normale, avevo mio padre che mi mandava a lavorare. A volte ci rimanevo male perché volevo andare a giocare.
Mio padre dopo pranzo faceva il sonnellino e io uscivo prima per andare a giocare con gli amici prima del lavoro. Mio padre mi sgridava perché non pensavo troppo al lavoro.

Quando ho compiuto 5 anni ci siamo trasferiti a Torino e un po' alla volta si è persa la spensieratezza dei primi anni della mia vita. Per necessità dovevo lavorare.

Ricordo che frequentavo la parrocchia, mi piaceva guardare i film che davano in oratorio. La domenica andavamo a Messa, finché riusciva a camminare veniva anche mia mamma.
Ricordo che con mia mamma andavamo ad accompagnare mio fratello a scuola. Ora la fattoria non esiste più, era una casa con ballatoio, il bagno era fuori e questa situazione ci andava bene.

Ho ricordi vaghi dei miei genitori, ma quello che è sicuro è che mio padre lavorava sempre, anche la domenica andava a lavorare nei campi. I primi 5 anni della mia vita sono un periodo d'oro per me, ricordo un bellissimo rapporto con mio fratello.
Crescendo, il nostro rapporto si è deteriorato fino a non parlarci più. Questo mi dispiace molto. E' come se si fosse persa la spensieratezza di un tempo, la leggerezza con cui passeggiavamo per i boschi. Ma queste difficoltà sono storie di oggi.