Un giorno mio padre spaccò i denti a mia madre, ci buttò fuori di casa e ci portò via da lei, a mille chilometri di distanza ... avevo appena 12 anni...
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2013-01-17 Un giorno mio padre spaccò i denti a mia madre, ci buttò fuori di casa e ci portò via da lei, a mille chilometri di distanza ... avevo appena 12 anni...
Sono Andrea ed ho 43 anni. Vorrei condividere con voi la mia esperienza, quello che ho passato...
Io all'età di 12 anni ho subito un gravissimo trauma... Dall'esterno sembrava che io vivessi in una famiglia del Mulino Bianco, ... i miei genitori ci hanno fatto credere questo.
C'eravamo io e mio fratello. Eravamo ragazzi vivaci, normali, tranquilli, sereni, felici...
Un giorno i miei genitori si separano, così, all'improvviso, in una notte; mio padre spaccò i denti a mia madre, ci buttò fuori di casa e ci portò via da lei, a mille chilometri di distanza, e da lì iniziò il mio calvario... Mi costringeva a scrivere a mia madre delle lettere in cui dire che se lei non tornava poteva anche essere morta per me... avevo appena 12 anni...
Sono cose che, purtroppo, non riuscirò mai a dimenticare nella mia vita, mi hanno segnato tantissimo... Questa cicatrice me la porterò sempre, ... e anche se le ferite guariscono le cicatrici restano ...
Anche parlare di Amore per me è difficile, è una parola molto grande e mi spaventa tantissimo...
Non volevo stare in casa di mio padre perchè era una persona molto violenta e alcolizzata, mi picchiava, mi obbligava a fare cose che non volevo; stavo meglio fuori che a casa... di conseguenza, essendo molto giovane frequentavo persone più grandi e malviventi, quindi sono venuto su alla scuola della strada, e la strada ti porta soltanto o in galera o alla malavita. Ho conosciuto la violenza e tante brutte cose di cui non voglio neanche parlare: fanno parte del mio passato e voglio che restino lì...
Posso dire solo una cosa... sono arrivato qui al CUFRAD dopo molta sofferenza di tutti questi anni, adesso ho 43 anni, e posso dire che c'è sempre stata una lucetta dentro di me accesa, che non si è mai arresa, di potercela fare e qui ringrazio i dottori che mi seguono qui e che mi hanno dato una mano e la fiducia, aiutandomi per poter risolvere i miei problemi: tanti ne ho risolti, ma purtroppo alcuni non ci sono ancora riuscito...
Penso che la paura più grande che invade tutte le persone, anche non tossicodipendenti, è la paura di guardare in se stessi, vivere le proprie emozioni, l'ansia, la rabbia, la paura...
Sono emozioni che viviamo tutti i giorni, ma bisogna anche saperle razionalizzare e viverci insieme. Se una persona non riesce a farlo, diventerà sempre dipendente di qualcosa... Io ho imparato qua a guardarci dentro e riuscire a vivere molto più sereno di una volta ed è questo il messaggio che io vorrei lasciare...