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ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder): consumo di alcol e droghe da parte della madre tra le cause

 ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder): consumo di alcol e droghe da parte della madre tra le cause

ADHD: sintomi, cause e rimedi

I sintomi, le cause e i rimedi dell’ADHD sono noti in gran parte del mondo: si tratta, infatti, di un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente conosciuto come “Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività” o “ADHD” (dall’inglese, “Attention Deficit Hyperactivity Disorder”), che fa molto discutere per le sue caratteristiche e per le cure farmacologiche a cui, a volte, è necessario ricorrere. Come lascia intuire il suo nome, questa sindrome è caratterizzata da iperattività e inattenzione fuori dal normale. In Italia, pare che questo disordine colpisca circa l’1% delle persone tra i 6 e i 18 anni di età. Scopriamo, però, di più in merito a questo disturbo che interessa sia bambini che adulti.

I sintomi

I sintomi principali dell’ADHD sono, prima di tutto, la facile inattenzione e distrazione: si tratta, cioè, di un’incapacità nel portare a termine le attività avviate e nella mancanza di attenzione per i dettagli. I bambini affetti da questa sindrome evitano di intraprendere attività che richiedano delle capacità organizzative e si dimenticano, spesso, di svolgere delle azioni importanti, perdendo anche oggetti con una frequenza assidua; oltre a ciò, manifestano un’incapacità nel mantenere l’attenzione attiva nel tempo in vari ambiti, che possono andare dalla scuola ai giochi e alle normali attività quotidiane.

Altra caratteristica dell’ADHD è l’impulsività: il bambino colpito da questa sindrome non sa attendere il proprio turno in diversi ambiti, risponde senza riflettere e non valuta la pericolosità di determinate azioni. L’iperattività è, poi, il sintomo chiave: i bambini colpiti da ADHD non riescono a stare mai completamente fermi e, quando sono seduti, ad esempio, muovono o le mani o i piedi e manifestano l’esigenza di alzarsi e muoversi senza un motivo preciso.

Il bambino ha, poi, una sensazione di instabilità, pressione, noia e tensione – sensazione che può peggiorare nell’età adulta – che deve trovare il modo di scaricare: se, infatti, un bambino normalmente vivace si diverte; un bambino con l’ADHD soffre per via dell’incontrollabile iperattività e attività motoria che lo isola e non gli permette di imparare o giocare con gli altri compromettendo, di fatto, il normale svolgimento della vita quotidiana e la resa scolastica.

La perdita di concentrazione e la mancata capacità di applicare le norme di convivenza sociale minano la qualità delle relazioni interpersonali. I sintomi tendono a migliorare quando il soggetto impara a gestirli: se l’iperattività di norma pare scompaia durante l’adolescenza, non si può dire spesso lo stesso della distrazione, dell’aggressività e degli sbalzi d’umore che accompagnano durante tutta la vita il soggetto.

Le cause

Il “Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività” non è causato da un deficit cognitivo, ma da una difficoltà – presente in diversi contesti della vita del soggetto – nella capacità di pianificazione e nell’avere autocontrollo, che compromette lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Secondo alcuni studi, l’ADHD è causato in parte da fattori genetici ed ereditari: sono diverse le ricerche che hanno messo in evidenza il fatto che i bambini affetti da tale disturbo posseggano delle alterazioni funzionali dei circuiti cerebrali che riguardano l’autocontrollo, l’inibizione e l’organizzazione del pensiero e anche l’ereditarietà potrebbe essere una causa. Oltre a questo, altre ragioni scatenanti possono essere la nascita prematura, l’esposizione a elevate quantità di piombo durante la prima infanzia, il consumo di zucchero e additivi alimentari – come coloranti e conservanti – l’uso di alcol, droghe e fumo da parte della madre in gravidanza e lesioni cerebrali.

Per quanto riguarda l’ambiente, sembra che questo non abbia una qualche importanza nel disturbo, se non quella di accentuare eventualmente i sintomi già presenti. Questa sindrome sembra colpire, inoltre, i maschi con maggior frequenza rispetto alle femmine. Gli affetti da ADHD corrono, poi, un maggior rischio di sviluppare disturbi come: disturbo opposizionale (ODD), disturbo della condotta, depressione – di cui è importante saper riconoscere i sintomi - disturbo bipolare – le cui cause sono diverse - ansia, nervosismo, disturbi dell’apprendimento e la sindrome di Tourette.

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.tantasalute.it/articolo/adhd-sintomi-cause-e-rimedi/35683/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)