Alcol e anziani: un binomio pericoloso
La crisi spinge gli anziani verso l’alcol
Nei bar, nei pub e nei locali dove l’happy hour è un rito consolidato, nascono sale dedicate ai sempre più “over 65” che si danno al bere. Un fenomeno che desta non poche preoccupazioni
Nascono nei bar, pub e locali dove ormai l’happy hour è un rito consolidato, sale dedicate ai clienti ’over 65’, che «provano vergogna a seguire una moda giovanile e a “mischiarsi” ai ragazzi, ma a causa della crisi economica vogliono approfittare delle offerte per mangiare e bere senza limiti, cosa molto in voga in questo periodo».
Il risultato è che oggi gli anziani sono una delle due categorie più a rischio di comportamenti nocivi legati al consumo di alcol, insieme proprio ai giovani.
A lanciare l’allarme è Emanuele Scafato, direttore del reparto Salute della popolazione e suoi determinati (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità, oggi a Roma, a margine della presentazione dei nuovi dati sulle abitudini degli italiani legate ai “drink”.
«Quella dell’happy hour – spiega Scafato – è ormai una moda quotidianizzata da tantissimi giovani, ma anche molti anziani. Costa poco, puoi mangiare e bere tutto quello che vuoi e dunque assumere quantità di alcol non idonee sia per gli anziani sia per i giovani, che dovrebbero evitare di bere fino ai 25 anni di età, quando il cervello ha completato il suo sviluppo. Sono le due fasce “estreme” della popolazione, le più a rischio perché se da giovani il cervello non è ancora maturato del tutto, dopo una certa età inizia a perdere funzionalità».
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2015/04/16/news/la-crisi-spinge-gli-anziani-verso-l-alcol-1.11247614
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)