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Alcol: sette miti da sfatare

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Alcol: sette miti da sfatare

Quando si parla di alcol ognuno ha i suoi aneddoti e trucchi per gestirne al meglio gli effetti, a volte poco gradevoli. Alcuni dei luoghi comuni legati al “bere” sono però infondati e potenzialmente dannosi. Fortunatamente la scienza viene in nostro soccorso, chiarendo alcuni concetti che andiamo ad riportare in questo articolo.

La caffeina o una doccia ti aiutano a tornare sobrio

Purtroppo non esistono metodi che ci permettono di superare più velocemente gli effetti dovuti ad un bicchiere di troppo, men che meno un caffè o una doccia, sebbene alcuni studi dimostrino che anche da ubriachi la caffeina è in grado di ridurre la sonnolenza.

Bere uccide le cellule del cervello

L’alcol ha molti effetti sul nostro corpo, ma non quello di uccidere le cellule neuronali. Tuttavia è ben noto come bere molto alteri le funzioni cerebrali e questo è spiegato dal fatto che i dendriti (la parte che permette ai neuroni di comunicare fra di loro) vengono danneggiati nelle zone correlate alla coordinazione motoria e alla memoria.
Non mescolare più tipi di drink fa ubriacare meno

Secondo questo mito bere lo stesso tipo di bevanda aiuterebbe a reggere meglio l’alcol. Sebbene per certi tipi di bevanda l’alcol assorbito sia meno rispetto ad altre, quello che fa ubriacare meno sarà soltanto il bere meno. Non ha quindi senso stare attenti al tipo di bevanda, ma alla quantità di alcol totale.

Bere un drink all’ora ti tiene abbastanza sobrio da poter guidare

Con metabolismo medio di 100 milligrammi di alcol orari per kilo di massa corporea, un uomo medio dal peso di 72 kg avrebbe la capacità di metabolizzare 7 grammi di alcol in un’ora. Una bottiglia da 33 cl di birra contiene circa 15 grammi di alcol e necessiterebbe di due ore per essere totalmente metabolizzata. Sebbene ognuno abbia la proprio capacità di metabolizzare l’alcol, il consiglio è quello di astenersi dal consumo se dovete guidare.

È possibile barare all’etilometro


Sono tanti i trucchi che, a detta di molti, permetterebbero di fregare l’etilometro e farla franca ad un controllo: dal succhiare una moneta come una caramella alla gomma da masticare. Questi strumenti sono però complessi e non si lasciano ingannare: un piccolo reattore chimico trasforma l’alcol presente nel nostro alito in un’altra molecola che può essere poi rilevata dall’elettronica del sensore. Non c’è scampo e, come detto sopra, si guida da sobri.

Certi drink danno effetti diversi


Il whisky ci rende antipatici, la tequila ci fa ballare e il rum ci rilassa… Niente di tutto ciò, le diverse reazioni sono dovute o a un effetto placebo, dovuto alla credenza popolare, o semplicemente legate al nostro carattere. L’unico effetto riscontrabile scientificamente è che drink con maggiori concentrazioni di alcol, aumentano il tasso alcolico nel sangue più velocemente.

Energy drinks, caffè, tè verde o più alcol fanno passare i postumi

Ognuno di noi ha i suoi metodi per riprenderci da una serata ”eccessiva”: una doccia fredda, litri di caffè o addirittura uova crude. Purtroppo non è stato ancora trovata una “cura” assoluta per i postumi e l’unico metodo provato scientificamente è quello di astenersi dal consumare altro alcol.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.pianetatech.it/scienza-e-hitech/alcol-sette-miti-da-sfatare.html?cp


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)