Alcolismo: dall�India nuova tecnica di stimolazione cerebrale per combattere la dipendenza
Dall�India nuova tecnica di stimolazione cerebrale per combattere la dipendenza dall'alcol
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è una tecnica di stimolazione cerebrale non-chirurgica che sembra avere le potenzialità per aiutare pazienti con dipendenza da sostanze nella disintossicazione. Gli studi relativi al trattamento con la TMS di pazienti con dipendenza da sostanze non sono ancora molti ma è già stata pubblicata lo scorso anno una prima revisione sull'argomento. I lavori precedenti, avevano già preso in considerazione soggetti con dipendenza da nicotina e soggetti cocainomani. Sulla scia di quanto è emerso in precedenza, attraverso questo ultimo studio indiano, recentemente pubblicato, si è tentato di ridurre l'uso o il craving per la sostanza utilizzando la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) ad alta frequenza sulla corteccia prefrontale dorsolaterale (DLPFC). L'ipotesi alla base è che eccitando la DLPFC, e quindi aumentando la sua attività, essa dovrebbe attivarsi di più per aumentare la sua capacità di controllo, quindi in pazienti dipendenti da sostanze, permettere di fronteggiare il craving. I ricercatori hanno svolto uno studio controllato (vs. placebo), a singolo cieco. L'esperimento ha coinvolto 45 alcolisti, di cui 30 hanno ricevuto la vera stimolazione e 15 il placebo. I soggetti hanno ricevuto 10 sessioni giornaliere di stimolazione sulla DLPFC di destra. Per misurare la gravità del craving per l'alcol è stato somministrato ai soggetti l'Alcol Craving Questionnaire (ACQ-NOW) in tre diversi momenti (prima delle stimolazioni, sub it o dopo l'ultima sessione, dopo un mese dalle stimolazioni). Gli scienziati hanno constatato che la rTMS ad alta frequenza nella DLPFC destra ha significativi effetti anti-craving nella dipendenza dall'alcol.
Mishra BR, Nizamie SH, Das B, Praharaj SK. Efficacy of repetitive transcranial magnetic stimulation in alcohol dependence: a sham-controlled study. Addiction. 2010 Jan;105(1):49-55.