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Videogiochi e dipedenza, uno studio americano

Sulla prestigiosa rivista "American Academy of Pediatrics" e' stata recentemente pubblicata una ricerca dell'Universita' del Missouri (Columbia)sull' uso dei video giochi nei ragazzi con diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ASD) e deficit di attenzione ed iperattivita' (ADHD), confrontando i sintomi e le caratteristiche comportamentali associati al gioco in questi ragazzi rispetto ad un gruppo di soggetti sani. Scopo della ricerca e' stato quello di esaminare come sintomi specifici e caratteristiche del gioco siano collegate all'uso patologico dei video game tra i diversi gruppi.

I soggetti reclutati sono ragazzi dagli 8 ai 18 anni, 56 con diagnosi di ASD, 44 con diagnosi di ADHD e 41 soggetti di controllo. Attraverso la somministrazione di un questionario e'stato calcolato il tempo trascorso quotidianamente con i video giochi,la possibilita' di accesso a stanze adibite al gioco e il genere di video game solitamente utilizzato, l'uso patologico dei video giochi, la presenza di sintomi autistici, deficit di attenzione ed iperattivita'. I ragazzi con ASD trascorrono molto piu' tempo del gruppo di controllo a giocare con i video game (2.1 ore versus 1.2 ore al giorno). 

 I ragazzi con ASD e ADHD hanno maggiore disponibilita' di accesso alle stanze da gioco e manifestano una maggiore problematicita' nell'uso dei video giochi, rispetto al gruppo di controllo.Emerge inoltre che i deficit di attenzione sono predittivi di una dipendenza dai video giochi sia per i ragazzi con ASD che con ADHD, mentre la preferenza per i giochi di ruolo risulta un fattore predittivo di rischio solo per i ragazzi con ASD.

I ragazzi con ASD passano quindi molto tempo con i video giochi rispetto ai ragazzi di controllo e mostrano, come i ragazzi con ADHD, un maggior rischio di dipendenza dai video game. I risultati di questa ricerca suggeriscono la necessita' di studi longitudinali in grado di identificare precocementei fattori predittivi dell'uso patologico dei video giochi nei ragazzi con diagnosi di ASD e ADHD.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)