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Test antidroga, confrontata l’efficacia


Esiste una grande varietà di test antidroga che rendono possibile la verifica di un uso recente.
Un nuovo studio del National Institute on Drug Abuse (USA) ha confrontato la capacità di questi dispositivi di rilevare i cannabinoidi contenuti nella marijuana (THCCOOH e cannabinolo). Nello specifico, sono state confrontate le differenze tra test antidroga su saliva (StatSure Saliva Sampler, Oral-Eze, Draeger DrugTest 5000) a seguito di somministrazione controllata di cannabis.

I ricercatori hanno permesso a 14 consumatori abituali (più di 4 volte a settimana) e 10 consumatori occasionali (meno di 2 volte a settimana) di fumare a volontà sigarette contenenti THC (6,8%) in un arco temporale di 10 minuti.

Sono stati raccolti campioni prima dell’assunzione di THC e fino a 30 ore dopo. I campioni sono stati analizzati entro 15 minuti dalla raccolta, mentre l’analisi di gascromatografia di massa è stata eseguita entro 24 ore. I ricercatori hanno valutato la sensibilità diagnostica, la specificità e l'efficienza dei test nella rilevazione dei cannabinoidi, individuando il dispositivo Draeger DrugTest 5000 come il più efficiente.

Le finestre di rilevazione per lo screening e il risultato dei test hanno tempi più ridotti nei consumatori occasionali rispetto ai consumatori abituali, soprattutto considerando concentrazioni di THCCOOH inferiori a 20 ng/L. Inoltre, sono emerse differenze significative tra i dispositivi nella rilevazione delle concentrazioni di THCCOOH e di cannabinolo, ma non di THC, che possono influenzare l’interpretazione del risultato del test.


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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)