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Mal di cibo anche tra i maschi

Anoressia e bulimia: i casi a Varese sono in aumento e, contrariamente al passato, non riguardano più le sole ragazze. A delineare un quadro non proprio confortante è una ricerca elaborata da Lidia Tordiglione che ha raccolto e rielaborato i dati per la discussione della sua tesi all'Insubria.
A ulteriore conferma di questa tendenza ci sono i numeri dei reparti di Pediatria e Neuropsichiatria infantile dell'ospedale Del Ponte. I disturbi alimentari, in città, colpiscono nel 90% dei casi le adolescenti, soprattutto in giovane età: la diagnosi di anoressia viene, infatti, formulata nella tarda adolescenza, tra i 14 e i 18 anni. «Abbiamo in reparto circa due o tre casi al mese di giovanissime affette da disturbi alimentari - spiega il primario di Pediatria, Luigi Nespoli - Normalmente il primo segnale dall'allarme è l'iperselettività nei confronti degli alimenti. quando arrivano in reparto, solitamente, manifestano dolori addominali e poi scopriamo che sono causati da disturbi dell'alimentazione».
Secondo Giorgio Rossi, direttore dell'unità operativa di Neuropsichiatria infantile, l'aumento dei disturbi alimentari nella fase adolescienziale si esplica soprattutto con i cosiddetti "fenomeni sotto soglia".
«I familiari più stretti tendono a negare la patologia, anche quando è evidente. Queste giovanissime arrivano in Neuropsichiatria infantile quando la forma patologica è conclamata». Secondo lo studio condotto da Tordiglione vi sono, però, altre forme di disordine alimentare che stanno prendendo piede anche a Varese, meno frequenti e conosciute; in testa c'è l'ortoressia nervosa che porta chi ne è affetto ad essere convinto, in modo ossessivo, che la sua salute dipenda dal rispetto di strette regole alimentari. L'altro fenomeno è la vigoressia nervosa o reverse anorexia, che colpisce prevalentemente i maschi ed è più diffusa dell'ortoressia nervosa.
La vigoressia nervosa si caratterizza per l'ossessiva ricerca di aumentare la propria massa muscolare o le prestazioni fisiche, seguendo regimi di ferme restrizioni dietetiche abbinate a rigidi super allenamenti sportivi. «I maschi, in questi casi, è più attento alla forma fisica e alla propria muscolarità - continua Rossi - Come incidenza di casi, possiamo affermare che i ragazzini affetti da disordini alimentari sono circa uno su dieci».

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)