ASL di Varese: considerazioni sui nuovi consumi
ASL di Varese: considerazioni sui nuovi consumi
Ogni droga ha il suo territorio, e anche all'interno del Varesotto i consumi cambiano da zona a zona, da comune a comune,
quindi i servizi dedicati diventano più capillari.
L'Osservatorio dipendenze dell'Asl di Varese è riuscito a disegnare non una, ma ben quattro mappe della provincia in base
alla concentrazione di «consumatori problematici». Un lavoro che mostra come la zona nord a ridosso del confine con la
Svizzera ha maggiori criticità rispetto rispetto al sud e in particolare l'alta Valceresio ha tassi di concentrazione massimi
per quanto riguarda l'abuso di cocaina, oppiacei come l'eroina e cannabinoidi. Magra consolazione quindi se non «primeggia»
anche nella quarta mappa, quella relativa all'alcol che è la sostanza psicotropa più diffusa e mediamente quella che crea
ancora il maggior numero di tossicodipendenti sul territorio. Tra le maggiori città del Varesotto il capoluogo è capofila,
anche se raggiunge valori massimi solo per l'abuso di cannabinoidi, seguita da Saronno, Busto e infine Gallarate che appare
invece come una sorta di isola felice. «Le mappe, basate sui dati raccolti attraverso questionari anonimi e sulla provenienza
dei nostri utenti non pretendono di fotografare la realtà, ma sicuramente sono indicative di quel che accade sul territorio»,
spiega Vincenzo Marino, direttore del dipartimento dipendenze dell'Asl di Varese prima di aggiungere un'altra precisazione:
«La sperimentazione di sostanze legali e illegali è molto diffusa tra gli adolescenti, ma è cosa ben diversa dalla
tossicodipendenza che per fortuna è un fenomeno decisamente più circoscritto». Prevenire la tossicodipendenza è il compito
svolto negli ultimi dieci anni dai tre sportelli «Cont@tto» che solo nel 2009 hanno preso in carico 127 ragazzi e altri 71
nei primi sei mesi di quest'anno.
Parte da qui il progetto «A&dipiù» che amplia questo servizio estendendolo a tutti e 12 i consultori della provincia di
Varese potenziati per l'occasione dal contributo di una squadra di quattro psicologi. Il servizio è già attivo e viene
lanciato in questi giorni la campagna «...riesci a sentirmi...» fatta di manifesti e volantini basati su una grafica stile
manga, distribuiti in farmacie studi medici e, da settembre nelle scuole e pubblicati sul sito www.con-tatto.org (numero
verde 800.018280).
Così la rete di ascolto diventa più capillare ed è rivolta non solo ai ragazzi tra i 14 e i 21 anni, ma anche alle loro
famiglie e gli adulti-educatori che sono in contatto con gli adolescenti «con l'obiettivo di offrire loro ascolto, consulenza
e supporto su come resistere alle seduzioni del supermarket delle droghe, effettuare diagnosi precoce di abuso e affrontare
le difficoltà a questo connesse». «Per i consultori occuparsi anche di adolescenti è un'evoluzione naturale - spiega Ester
Poncato, direttore del dipartimento sviluppo e sussidiarietà dell'Asl di Varese - Nati per aiutare le donne, e poi le coppie,
ora sono pronti a farsi carico delle problematiche che possono sorgere nelle famiglie nella delicata fase dell'adolescenza
dei figli». In generale l'Osservatorio dipendenze ha notato che, tabacco a parte, i maschi consumano e sperimentano di più
rispetto alle ragazze, che i consumatori di cannabis sono solo di poco inferiori ai fumatori di tabacco.