Asti calcio: alcolici vietati allo stadio
Asti calcio: alcolici vietati allo stadio
Ordinanza del sindaco. La questura: "evitare il rischio incidenti"
Gli ultras dei galletti esempio di tifo corretto hanno adottato lo slogan "Barbera e bagna cauda"
Nella partitissima del "calcio d'agosto" tra la rivelazione Asti (neo promosso in D) e il Torino, lo slogan più "gettonato "
tra gli ultras dei galletti è stato quello che inneggiava al binomio enogastronomico "doc" tipico, locale, Barbera-bagna
cauda. Il tutto condito da brindisi rigorosamente "vinosi". Una serata di festa che ha prodotto allegria e zero tensioni
sugli spalti.
Ma ora arriva un'ordinanza che dispone, a partire da domenica (quando l'Asti debutterà in campionato ospitando al "Bosia",
dalle 15 il forte Santhià) fino all'8 maggio, l'ultima giornata del torneo, "la sospensione della mescita e della vendita di
bevande in bottiglie e contenitori di vetro (bicchieri, lattine) nelle due ore antecedenti l'incontro e nell'ora successiva
per tutti gli esercizi commerciali (compreso l'interno dello stadio) e artigianali su area privata, pubblica, e in forma
itinerante all'interno dello stadio e nella zona delimitata dalla seguenti vie: Monsignor Marello, Strada Fortino, Valence,
Tasso, Boccaccia, corso Dante, Conte Verde".
Stabilisce inoltre "il divieto di vendita e somministrazione dio bevande alcoliche e superalcoliche con gradazione superiore
a tre gradi, con effetto da due ore prima dell'inizio della partita". Questo in accoglimento a una richiesta partita dal
Questore Angelo Sanna, sulla base di una disposizione emanata dal ministero dell'Interno per evitare "il rischio di scontri
tra tifoserie all'interno o nelle vicinanze degli stadi".
Un provvedimento ineccepibile sul piano formale, ma che stride un po' con una realtà come quella astigiana, dove non si
ricordano incidenti sugli spalti e dove la presenza di un nutrito gruppo di ultras ha contribuito a dare colore e calore al
tifo. Finora sempre nel pieno rispetto delle regole e con quei brindisi al Barbera, che hanno sancito non solo idealmente
l'abbinamento tra calcio e territorio. Ma da domenica anche il vino sarà ufficialmente "fuori legge" in tribuna.