Brevettato il cellulare che misura il tasso alcolemico di chi guida
Brevettato il cellulare che misura il tasso alcolemico di chi guida
Presto anche il cellulare sarà in grado di dire se una persona ha bevuto troppo per mettersi al volante, grazie a un sistema
brevettato da due ricercatori italiani che in questi giorni è in mostra all'Expo di Shanghai. A realizzarlo il chirurgo
ferrarese Gianfranco Azzena e l'ingegnere padovano Antonio La Gatta, presidente della ditta Tsem, gli stessi che hanno
realizzato il sistema Angel: è un sofisticato insieme di sensori che, piazzati sul cruscotto o sul parasole interno dell'
auto, arriva perfino a non far partire la vettura oppure a rallentarla gradualmente se è già in marcia nel caso in cui il
guidatore abbia un tasso alcolemico troppo alto (i sensori sono in grado di distinguere se l'alito che stanno valutando
appartiene al conducente o ad un altro occupante la vettura). Il tutto ovviamente senza "prove del palloncino" né prelievi di
sangue. «Il cellulare antialcol è un'estensione di Angel», spiega Azzena dalla Cina dov'è andato per presentare i due
dispositivi. «Si utilizza lo stesso algoritmo applicato però al cellulare».
Anche in questo caso, i due ricercatori hanno realizzato un sistema di sensori in grado di verificare la quantità di alcol
presente nell'alito e di comunicarlo: «Per il cellulare abbiamo effettuato degli adattamenti, utilizzando anche la tecnologia
Bluetooth spiega La Gatta che hanno reso il dispositivo così piccolo da poter essere inglobato appunto nel telefonino. Oltre
al sensore, che da solo non sarebbe sufficiente, c'è un algoritmo matematico che permette di ottenere un dato sicuro anche se
varia la distanza da cui si effettua il test». All'Expo i ricercatori hanno presentato entrambi i sistemi. Per Angel ci sono
già diverse richieste: «Siamo in contatto con molte case automobilistiche italiane ed europee conferma La Gatta e grazie alla
presenza a Shanghai si sono interessate anche aziende del resto del mondo».