Codacons: l'80% dei locali non rispetta il divieto di vendita di alcol dopo le ore 2
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Incremento dei controlli nei locali, giro di vite contro i trasgressori e maggiore informazione nelle scuole e nei luoghi di incontro dei giovani. Questa la ricetta proposta oggi dal Codacons per combattere i dati allarmanti che vedono aumentare il numero di ragazzi che consuma abitualmente alcolici.
Pochi giorni fa il Ministero della salute ha fornito i numeri del fenomeno: il 17,6% di ragazzi tra gli 11 e i 15 anni, circa mezzo milione, consuma abitualmente bevande alcoliche. Non solo. Cresce il numero dei giovani che praticano almeno una volta a settimana il binge drinking, consumi occasionali di alcol ad alta intensità, fenomeno che nel nostro paese coinvolge 1 cittadino su 3.
Dati che si riflettono sia sul fronte della sicurezza stradale (nel 2007 l'alcol ha causato 432 morti sulle strade nella fascia d'età 25-29 anni, mentre il 2,09% di tutti gli incidenti stradali è attribuibile all'alcol), sia su quello sanitario (aumento del 6,5% delle diagnosi di cirrosi epatiche alcoliche nel periodo 2000-2006).
Impossibile non tirare in ballo i locali notturni e le discoteche: in base ad un recente monitoraggio del Codacons, l'80% delle strutture non rispetta le norme che vietano di vendere alcolici dopo le ore 2.
Le autorità competenti devono intervenire - conclude l'associazione - il permissivismo che ha regnato finora ha prodotto risultati disastrosi, danneggiando la salute di migliaia di giovani e causando vittime evitabili.
Di questi dati si palerà domenica alle 7:20 nel corso della rubrica settimanale del Presidente Codacons, Carlo Rienzi, in onda su Raiuno all'interno di "Unomattina Weekend".