Danni da alcol: una nuova molecola può limitarli
Danni da alcol: una nuova molecola può limitarli
Chi lavora in pronto soccorso o sui mezzi del 118 lo sa bene. Nel week-end sono sempre più numerosi gli interventi d’urgenza per abuso di alcol. In gran parte riguardano i giovani e l’assurda moda del binge drinking, l’abbuffata alcolica. I danni al corpo sono devastanti e tamponare l’effetto dell’alcol è l’obbiettivo principale degli operatori sanitari. In che modo? In uno studio pubblicato dalla rivista Journal of Alcoholism & Drug Dependence, ad opera di un team di ricerca in cui figurano anche degli scienziati dell’Università di Firenze, è stata individuata una potente molecola in grado di ridurre gli effetti collaterali causati dall’alcol.
Binge drinking
Secondo la più recente definizione degli esperti per «binge drinking» si intende l'assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve. In questa definizione non è importante il tipo di sostanza che viene ingerita né l'eventuale dipendenza alcolica: lo scopo principale di queste abbuffate alcoliche è l'ubriacatura immediata nonché la perdita di controllo. Gli ultimi dati Istat riferiti al 2012 confermano che la popolazione più a rischio per il «binge drinking» è quella giovanile (18-24 anni): il 14,8% dei giovani (20,1% dei maschi e 9,1% delle femmine) si comporta in questo modo, per lo più durante momenti di socializzazione. Una moda che, secondo alcuni dati rilasciati dal Centro Alcologico Toscano, porta in pronto soccorso ogni week-end oltre 40persone nella sola città di Firenze.
Gli effetti dannosi dell’alcol
Eppure, di motivi per limitare l’assunzione di alcol, ce ne sono parecchi: il consumo di bevande alcoliche è responsabile o aumenta il rischio di insorgenza di numerose patologie: cirrosi epatica, pancreatite, tumori, ansia e depressione. Non solo, l’alcol è inoltre responsabile di molti danni indiretti (i cosiddetti danni alcol-correlati), dovuti a comportamenti associati a stati di intossicazione acuta, come nel caso dei comportamenti sessuali a rischio, degli infortuni sul lavoro e degli episodi di violenza.
Effetto sul cervello
Particolarmente suscettibile all’alcol e facile ad essere danneggiato è il cervello. Le cellule cerebrali sono infatti molto sensibili e in presenza di elevate quantità di alcol ciò che si genera è un’eccessiva infiammazione. Questo porta nel breve termine ad alterazioni dell’equilibrio e della capacità di orientamento, nel lungo termine a morte cellulare. Trovare un composto in grado di raggiungere il cervello e neutralizzare l’effetto dannoso dell’alcol diventa una priorità nei casi più disperati.
Lo studio
Uno dei meccanismi che il cervello mette in atto in seguito all’assunzione di alcol è l’attivazione massiccia delle cellule della glia, vero e proprio sistema di difesa. Ciò causa, nel lungo periodo, un’infiammazione generalizzata che se non viene spenta è causa di perdita di tessuto cerebrale. Gli autori dello studio hanno individuato nell’ «ethane-ß-Sultam» il composto in grado di neutralizzare l’effetto dannoso dell’alcol. Per arrivare al risultato gli scienziati hanno testato la molecola in animali da laboratorio che mimano le condizioni del binge drinking. Analizzando i dati è emerso che somministrando ethane-ß-Sultam l’attivazione delle cellule della glia –e quindi il grado di infiammazione e il conseguente danno cerebrale- risultava attenuato rispetto ai topi non trattati.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2014/12/09/scienza/benessere/danni-da-alcol-una-nuovamolecola-pu-limitarli-xMC0abfSz0IiDX9zL1xX4H/pagina.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)