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Dipendenza da smartphone: occhio all'uso eccessivo di mail e applicazioni
Controllo ripetuto - e quasi ossessivo - di mail, news, applicazioni e contatti sui social network: soprannominata «abitudine al controllo»

(dall'inglese «checking habits») la nuova mania proviene dall'utilizzo sempre più diffuso degli smartphone che, oltre a essere impiegati come

semplici telefoni, fungono anche da mini pc portatili in grado di navigare in internet. Lo studio, pubblicato su Personal and Ubiquitous

Computing dai ricercatori dell'Helsinki Institute for Information Technology (HIIT), è stato condotto esaminando i dati raccolti da Finlandia

e Stati Uniti e mette in evidenza, per la prima volta, l'instaurarsi di nuovi comportamenti dovuti all'interazione con la recente tecnologia.
I dati raccolti mettono in evidenza che l'uso più frequente riguarda il semplice «controllo» («checking») che dura meno di 30 secondi e

prevede lo sblocco dello schermo e l'accesso a una singola applicazione. Un comportamento che viene messo in pratica soprattutto nei momenti di noia. Nonostante la ripetitività dell'atteggiamento, però, nessuno degli utenti considera l'abitudine al controllo come una dipendenza, che viene perlopiù classificata come «uso eccessivo».
Gli autori spiegano che la nascita di questa «abitudine al controllo» abbia i suoi pro e i suoi contro. Dal punto di vista dello sviluppo

della tecnologia, infatti, «gli informatici stanno cercando di rendere i contenuti interessanti sempre più rapidamente accessibili».

Dall'altra parte, però, «il loro uso tende a occupare una parte sempre più rilevante del tempo libero delle persone».
di Miriam Cesta

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)