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Droga, alcol, fumo, gioco d'azzardo: sempre più umbri in cura

 Droga, alcol, fumo, gioco d'azzardo: sempre più umbri in cura


Droga, alcol, fumo, gioco d'azzardo: sempre più umbri in cura

Sono tanti gli umbri che nell’ultimo anno censito sono stati in cura per le dipendenze.

Droga e alcol su tutti ma anche per il gioco d’azzardo.


Trattasi degli ultimi dati aggiornati forniti da strutture pubbliche e private. E’ tutto scritto nel report sulle dipendenze in Umbria per il 2014, seconda edizione aggiornata al 10 marzo 2015.


L’utenza che afferisce ai servizi per le dipendenze delle Usl umbre è “piuttosto numerosa”, scrivono gli analisti di palazzo Donini.


Per darne un’idea ecco i dati complessivi, suddivisi per servizi e tipologia di “dipendenza”. Nel 2013 sono stati in carico ai Sert 3.082 utenti tossicodipendenti; nel 2012 (ultimo dato ad oggi disponibile) sono stati in carico ai servizi di alcologia 2.563 utenti con problemi alcol-correlati; tornando al 2013 presso i servizi per le dipendenze sono stati in carico 189 giocatori d’azzardo patologici.

Nel territorio regionale sono inoltre presenti diversi centri antifumo, rivolti alla prevenzione e cura del tabagismo, distribuiti, in maniera meno diffusa rispetto ai servizi di cui sopra, tra le due Usl e nell’azienda ospedaliera di Perugia: accanto al Lazio, l’Umbria è la regione con la quota più elevata di fumatori, il 23% della popolazione. Il dato non è secondario. L’organizzazione mondiale della sanità attribuisce al fumo dal 12% al 16% dei decessi negli adulti over 30, un impatto decisivo sullo stato di salute della popolazione.

Droga e carcere. La situazione negli istituti penitenziari in Umbria è apparsa per alcuni anni (in particolare nel periodo 2010-2013) “fortemente critica mostrando, in particolare per i cosiddetti detenuti comuni (cioè quelli che appartengono al circuito definito come di media sicurezza) dei tassi notevoli di sovraffollamento”; detenuti comuni dei quali, lo ricorda la relazione della Regione, fanno in genere parte tossicodipendenti o assuntori di sostanze stupefacenti, che possono a tutti gli effetti essere considerati “un elemento critico aggiuntivo”. Tanto più che in Umbria i soggetti dipendenti ed assuntori di stupefacenti detenuti sono arrivati a rappresentare (in base ai dati raccolti dai Sert negli istituti penitenziari) una quota rilevante, circa un quarto, dei detenuti stessi, fino a toccare in alcune rilevazioni la quota della metà dei dei carcerati all’interno di alcuni istituti.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://corrieredellumbria.corr.it/news/perugia/174721/Droga--alcol--fumo-.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)