338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

European Academy of Facial Plastic Surgery: nasi deformati dalla cocaina

cufrad news alcologia alocl alcolsimo European Academy of Facial Plastic Surgery: nasi deformati dalla cocaina

«Nasi distrutti dalla cocaina? Raddoppiano ogni anno»

Nasi deformati dalla cocaina: in passato un fenomeno riservato agli incalliti consumatori della ormai ex "droga dei ricchi", oggi «più che mai trasversale e diffuso, con il numero di pazienti che arrivano da noi per un intervento di ricostruzione che raddoppia ogni anno rispetto all'altro». A tracciare questo preoccupante quadro è Pietro Palma, presidente dell'European Academy of Facial Plastic Surgery, dirigente medico del Dipartimento di otorinolaringoiatria e chirurgia testa-collo dell'università dell'Insubria di Varese. «Sicuramente stiamo assistendo a un sensibile aumento di casi - dice l'esperto -. Solo noi quest'anno ne abbiamo trattati una ventina. Nel naso di chi consuma cocaina, fisiologicamente si crea una forte secchezza e una crostosità interna che spinge la persona a grattare e a rimuovere queste formazioni. Ma si tratta di croste molto aderenti ai tessuti interni e, quindi, rimuovendole con forza si creano delle lesioni ai tessuti».

RINITE CROSTOSA - «Da questo quadro - prosegue lo specialista - si passa poi a uno stato di infiammazione cronica detta rinite crostosa, fino a perforazioni del setto nasale, che danno sintomi tipici come il "fischio" durante la respirazione o la perdita di sangue, e a veri e propri cedimenti della cartilagine del naso. La rinite crostosa si crea subito, dopo pochi mesi di utilizzo di cocaina. La comparsa della perforazione del setto nasale dipende dall'entità dell'uso della droga: nei consumatori occasionali appare dopo anni, mentre in chi è fortemente dipendente dalla cocaina possono bastare dei mesi». E si tratta di una condizione destinata a peggiorare notevolmente: «Le lesioni possono arrivare a coinvolgere l'ala nasale, il palato, fino a provocare il cedimento dei due terzi inferiori del naso. Vediamo sempre più pazienti e di ogni genere, non più solo ricchi imprenditori: la cocaina è diffusa in ogni fascia sociale e i danni che provoca sono veramente notevoli», conclude Palma.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)