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Gendarmeria territoriale svizzera: alcol e risse già alle elementari

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Alcol e risse anche alle elementari. Minori a rischio

Dalla Gendarmeria territoriale arriva l'allarme: "Diversi ricoveri di minorenni durante il finesettimana. Prevenzione già dalla 5a classe elementare"

Il 2011 della Gendarmeria territoriale (GT) è stato contraddistinto dall’opera di prevenzione, con particolare riferimento a i controlli relativi al lavoro nero. Ma anche i fenomeni della clandestinità e della vendita di alcolici ai minori sono state due attività che hanno impegnato in maniera importante gli agenti che operano nei 15 posti di GT dislocati sul territorio. Proprio l’aspetto sui minori sembra essere quello più preoccupante.
Minorenni - Il coinvolgimento di ragazzi sempre più giovani in comportamenti inadeguati ha suggerito infatti di anticipare la prevenzione già a livello di scuola elementare (5a classe). Tendenze anomale si registrano in particolare in risse provocate da singoli o gruppi, pubblicazione di video di atti di bullismo, aumento dei reati e dei pericoli per un uso inadeguato o non sorvegliato di Internet e dei social network, consumo e abuso collettivo di bevande alcoliche (in alcuni casi con l’assunzione combinata di stupefacenti o medicamenti) con il conseguente aumento dei ricoveri di minorenni durante il finesettimana presso i Pronto soccorso del cantone. In quest’ambito l’attività di contrasto alla vendita di alcolici ai minori ha portato al controllo di 613 esercizi pubblici (757 nel 2010) e di 221 minori (300), di cui 31 (51) fermati con alcolici. Due gerenti (6 nel 2010) sono stati denunciati alle autorità  competenti. Nonostante la maggiore sensibilizzazione degli esercenti, molti giovani ottengono gli alcolici con la complicità dei clienti che vengono contattati sul piazzale degli empori. La percentuale dei minorenni indiziati nel 2011 per infrazioni al Codice penale è stata del 9,2% con 295 autori (9,7% nel 2010, 332). Per i reati legati alla Legge federale sugli stupefacenti la percentuale è del 10,4% con 172 autori (14,1%, 221). I minorenni appaiono in associazione ai reati di furto in genere, furto di veicolo, danni alla proprietà e lesioni personali.
La loro proporzione, in rapporto alla totalità degli imputati, è particolarmente importante sul fronte dei furti con scasso, furti di veicolo, danni alla proprietà e incendi intenzionali.
Lavoro nero- Un altro aspetto sempre più emergente è quello del lavoro nero. Nel 2011 i controlli relativi al lavoro nero in aziende e cantieri sono stati 431 (233 nel 2010). Le persone controllate sono state 1’437 (840), di queste 160 (101 nel 2010) sono risultate non in regola e sono quindi state denunciate al Ministero Pubblico. I datori di lavoro denunciati sono invece stati 76 (46).
La violenza negli stadi- Altro aspetto preoccupante sembra essere la violenza durante o a margine di incontri sportivi (in particolare calcio e hockey su ghiaccio). Con la retrocessione dell’Ac Bellinzona dalla Super League alla Challenge League è in parte diminuita l’attenzione dedicata alle tifoserie di oltre Gottardo che regolarmente giungevano in Ticino in numero rilevante con atteggiamenti particolarmente aggressivi. Parte dei tifosi ticinesi sembrano non essere da meno e con le loro provocazioni aumenterebbero le tensioni e il rischio di scontri. Sovente in assenza della polizia le varie tifoserie cercano lo scontro fisico. Assume sempre più importanza la violenza di gruppo, in particolare da parte di giovani e derivante da un importante consumo di alcool e di  stupefacenti. Alcuni membri di gruppi di “ultras” fanno pure parte di fazioni dedite ad attività di estremismo politico e violento. Il gruppo Team Ticino tifoseria violenta ha formulato 22 decisioni di “divieto di perimetro” (17 nel 2010) e 5 decisioni di “obbligo di presentarsi in polizia” nei confronti di tifosi ticinesi particolarmente violenti. In quest’ambito, una mezza dozzina di fan ticinesi sono stati “trattati” per il loro comportamento fuori cantone.
Altro - Le attività di contrasto della clandestinità hanno portato per i richiedenti l'asilo alla consegna di 635 (630) intimazioni di partenza (615 nel 2009, 540 nel 2008), a 51 (48) rimpatri volontari (88, 65), a 215 (208) rimpatri non volontari (154, 121) e a 69 (83) rimpatri con scorta (57, 34). Sul fronte della violenza domestica gli interventi sono stati 747 e hanno registrato un lieve calo rispetto al 2010 (789). Pure in diminuzione gli allontanamenti volontari (51 nel 2011, 65 nel 2010) e quelli amministrativi ordinati dall’ufficiale di polizia (77, 109). Tutti sono stati confermati dai pretori. Le autrici allontanate sono state 2 (7 nel 2010).


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)