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Giovani: adolescenti e internet, il rischio della dipendenza

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Giovani: Adolescenti e internet, il rischio della dipendenza
 
L'assessorato alla Famiglia, all'educazione e ai giovani di Roma Capitale pubblica un bando per creare progetti rivolti alla prevenzione della "internet addiction", coinvolgendo scuole e famiglie di Lorena Leonardi

Social network, chat, forum, giochi online, video sharing. Una recente indagine di Eurispes e Telefono azzurro mette a fuoco il rapporto tra adolescenti e internet. Su 1.500 ragazzi dai 12 ai 18 anni, la metà degli intervistati rischia di rientrare nella categoria dei “drogati di web”. «È partendo da queste premesse - spiega l’assessore alla Famiglia, all’educazione e ai giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo - che abbiamo emanato un bando per creare progetti rivolti alla prevenzione della dipendenza da internet, social network e gioco d’azzardo on line». Il bando, destinato a organismi del terzo settore, associazioni, ed enti che già operano nell’ambito, prevede da parte del Comune un investimento di 70mila euro. «Alcuni giovani non distinguono tra fare informazione sulla rete con le piattaforme a disposizione e l’esserne dipendenti, perciò non prendono sul serio la questione - prosegue De Palo -. Il nostro è un progetto innovativo e sperimentale, volto a sostenere i giovani, le loro famiglie, gli insegnanti e gli educatori nella prevenzione di nuove forme di dipendenza collegate all’abuso e/o all’uso distorto di internet e affini».

L’utilizzo eccessivo del web, si legge nel testo del bando disponibile anche on line sul sito www.comune.roma.it, può indurre dipendenza e danni tali da essere considerato «un vero e proprio disturbo ossessivo - compulsivo», che porta l’utente a dimenticare di mangiare e a reagire con ansia e panico se, per esempio, non può connettersi a internet. Se il dibattito sugli aspetti diagnostici è ancora aperto, osservano all’assessorato, «esiste ormai un ampio consenso sulla rilevanza del fenomeno e sulla necessità di interventi preventivi e curativi». Sono soprattutto i giovanissimi, aggiunge l’assessore De Paolo, «i più colpiti da comportamenti di vera e propria dipendenza, e il problema si è manifestato con evidenza anche a Roma, dove non a caso sono già stati aperti degli ambulatori per la cura “internet addiction”, in cui la quasi totalità dei pazienti ha meno di trent’anni».

È quindi agli adolescenti e ai giovani che si rivolge principalmente il progetto, ma anche agli insegnanti e agli educatori; agli operatori dei servizi sociali e socio-sanitari; alle associazioni familiari. Per fare il punto sulla diffusione del fenomeno, ma anche per creare percorsi formativi, con il coinvolgimento delle scuole, dando sostegno alle famiglie. L’obiettivo: creare una rete di salvataggio. «Per prevenire l’allargarsi del fenomeno - conclude l’assessore alla Famiglia - chiediamo la collaborazione delle associazioni già impegnate su questo fronte».

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 18 maggio alle ore 12. Tutte le info sul sito di Roma Capitale, nelle pagine del dipartimento Scuola.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)