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Giovani e cocaina, boom chirurgia plastica al naso: al via la campagna di sensibilizzazione Nasi puliti

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Giovani e cocaina, boom chirurgia plastica al naso: al via la campagna di sensibilizzazione "Nasi puliti"
È ormai un vero e proprio allarme sociale: aumenta sempre più la domanda di interventi chirurgici per la ricostruzione di setti nasali distrutti dall'abuso di cocaina. Un'emergenza, quella sul consumo della polvere bianca, sottolineata, alla presentazione della campagna Nasi Puliti - Liberi di respirare la vita, da Paolo Gottarelli, chirurgo plastico specialista in chirurgia nasale funzionale ed estetica, che, in base a un recente monitoraggio condotto su 100 suoi pazienti, testimonia come, "in più del 6% dei casi in cui si manifesti l'esigenza di ricorrere ad un intervento di rinoplastica, responsabile dei danni è la cocaina".
Si tratta di una percentuale in linea con i dati pubblicati a febbraio dall'Asl di Milano, secondo cui risulta essere in aumento, rispetto al 2007, il numero degli utenti che affluiscono ai servizi pubblici e privati accreditati per una richiesta di cura.
Si passa dai 7.152 del 2007 ai quasi 9.000 del 2010 e, di questi, oltre il 24% è costituito da soggetti dipendenti da cocaina (la percentuale del 2007 corrispondeva al 22%).
Secondo i dati abbondano sia nelle cliniche private che negli ospedali le richieste di ricostruzione di nasi compromessi dalla cocaina con danni aggravati anche da smog e inquinamento atmosferico.
Le liste d'attesa per l'operazione variano dai cinque mesi (nel caso dei privati, che garantiscono maggiore privacy e discrezione) all'anno e mezzo (presso le strutture pubbliche). Più che mai composito il target dei pazienti, che include un ampio spettro di categorie sociali e fasce d'età, coinvolgendo tanto insospettabili manager quanto giovanissimi frequentatori delle biblioteche come delle discoteche.
Il numero dei maschi, inoltre, è indubbiamente maggiore, ma nelle donne i tessuti sono più delicati, per cui i danni si producono più rapidamente.
La campagna Nasi Puliti - Liberi di respirare la vita, promossa da Klaus Davi in collaborazione con il chirurgo Paolo Gottarelli e l'appoggio del Silb (Sindacato Italiani Locali da Ballo), è stata presentata oggi a Milano nella discoteca Magazzini Generali, ma i locali coinvolti saranno oltre 100 in tutta Italia.
Questa sera ai ragazzi che si recheranno nella discoteca milanese per ballare saranno distribuiti dei simbolici nasi azzurri: un simbolo di sensibilizzazione e immunizzazione rispetto alle minacce della cocaina per l'integrità del loro olfatto.
Nasi Puliti ha come obiettivo principale quello di rendere consapevoli i ragazzi dei pericoli per il loro aspetto fisico cui può condurre l'abuso di sostanze stupefacenti. In particolare, le conseguenze della cocaina sul naso rappresentano un punto focale per un pubblico, quale appunto quello dei giovani, sempre più attento e sensibile all'estetica e alla cura del proprio corpo