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Gran Bretagna: allarme anoressia under 7

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Gran Bretagna: allarme anoressia under 7

L'anoressia è uno delle malattie più pericolose che affligge gli adolescenti. Adesso però le vittime di questa terribile malattia sono i

bambini. L'allarme arriva dalla Gran Bretagna, in particolare dal Servizio Sanitario Nazionale (Nhs) negli ultimi tre anni ha registrato un

vertiginoso aumento di ricoveri di pazienti sotto i 7 anni. In Inghilterra e Galles, negli ultimi tre anni sono stati 98 i bambini tra i

cinque e i sette anni messi sotto cura per gravi disordini alimentari, 99 tra gli otto e i nove anni, circa 400 tra i 10 e i 12 anni e

addirittura 1.500 tra i 13 e i 15 anni. Dati incredibili che lasciano senza parole soprattutto se si pensa che sono parziali perché molti

ospedali si rifiutano di rendere pubblici i numeri sui ricoveri.
Colpite le bambine sotto i sette anni. L'anoressia colpisce soprattutto le bambine subito dopo l'asilo perché terrorizzate di diventare delle

donne con delle forme generose e credono così di poter continuare ad avere il corpo da bambini. "Bambini e bambine ricevono un messaggio

pericoloso già da piccolissimi - ha dichiarato Susan Ringwood, responsabile della charity B-eat. La figura ideale promossa nelle riviste di

moda è quella efebica di una bimba, non di una donna adulta. Così le bambine vedendo quelle foto pensano che da grandi è così che vogliono diventare''. Inoltre, la metà delle teenager si sono sottoposte a qualche tipo di dieta prima di arrivare al compimento dei 14 anni e una su sette ha dichiarato che sarebbe pronta a prendere pillole dimagranti e una su 20 addirittura i lassativi. Il problema è sicuramente il

modello che viene proposto nelle riviste di moda e in televisione e le bambine sono ossessionate dalla magrezza delle star. Molte volte però

le foto sono ritoccate e anche le modelle e le soubrette hanno la cellulite e qualche chilo in più, forse è questo che le maestre dovrebbero

dire alle piccole a scuola.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)