Il gioco d'azzardo? Una malattia con la febbre sempre pi� alta
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Sono quasi tre milioni gli italiani che fanno del gioco d'azzardo la loro ragione di vita, disposti a dilapidare un patrimonio per sfidare la sorte
Lotterie, casinò, scommesse: sono sempre di più gli italiani che ne fanno la loro ragione di vita. I dati sono allarmanti: secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche sono 2 milioni gli italiani a rischio "gambling", cioè dipendenti dalla "febbre del gioco". La corsa al jackpot del Superenalotto e della nuova lotteria vitalizia Win for life, il boom di poker online e videopoker lo dimostrano. C'è chi si è giocato tutto, per il vizio di sfidare la sorte. Tentare la fortuna al Superenalotto ogni settimana non vuol dire essere dipendenti. Si parla di dipendenza quando giocare diventa un'azione necessaria.
Dati
Complice la situazione di crisi economica, i giochi d'azzardo riscuotono un successo sempre più grande. La crisi economica ha fatto aumentare, solo nel 2009, del 40% i guadagni delle aziende che si occupano di gioco d'azzardo. Tante, troppe le persone che non riescono a trovare un equilibrio fra ciò che investono nel gioco e quello che possono effettivamente spendere: sono i giocatori eccessivi, che in Italia vanno dalle 80 mila persone a rischio elevato alle 700 mila a rischio moderato, 2 milioni a rischio minimo. E già 5 mila giocatori patologici sono in cura.
Identikit
Il giocatore a rischio è prevalentemente di sesso maschile e separato, ha scarse capacità nell'investire denaro a prescindere dall'attività del gioco, il più delle volte è figlio di almeno un genitore con problemi analoghi ed è propenso al rischio. Il giocatore patologico, invece, si riconosce da diversi segnali: è troppo assorbito dal gioco, fa giocate sempre più forti, spesso al di sopra delle sue possibilità economiche, pianifica il modo per procurarsi i soldi, dice bugie in famiglia, per il gioco mette a repentaglio la propria vita privata e il lavoro e gioca per superare l'umore depresso.
Come si interviene
Spesso la febbre del gioco d'azzardo è la spia di altre malattie o è l'aspetto emergente di un più generale disagio sociale e personale. L'intervento prevede una terapia integrata con psicoterapia e farmaci specifici. I familiari del giocatore non devono sottovalutare mai il problema, non devono credere mai alle sue promesse di smettere, ma devono indurlo a rivolgersi a uno specialista.
Recupero
Il gioco d'azzardo, come tutte le dipendenze, è una malattia cronica. E l'unico modo per guarire è la rottura netta con il mondo del gioco. Non bisogna giocare più neppure un euro perchè si è sempre a rischio di ricadute. L'atteggiamento dello "smetto quando voglio" e la convinzione di poter giocare senza problemi sono illusioni. Il recupero del giocatore d'azzardo è fondata sull'auto-aiuto con gruppi comunitari che permettono ai giocatori incalliti di socializzare il loro problema.