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ISS: attenzione alle "smart drugs" utilizzate come afrodisiaco

ISS: attenzione alle "smart drugs" utilizzate come afrodisiaco

Hanno tutte un presunto effetto afrodisiaco le ultime sei smart drugs individuate e registrate dall'Istituto Superiore di

Sanità. Presunto, appunto, perché non c'è alcuna prova clinica che le sei droghe di origine naturale abbiano effetti veri

sulle prestazioni sessuali. Al contrario, ha spiegato Simona Pichini, dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Iss, si

tratta di acquisti che di smart, cioè intelligente, hanno molto poco: "Sono bufale e anche pericolose".
Le smart drugs, o droghe furbe, sono prodotti di origine vegetali, foglie, semi, fiori. Le 31 fino ad ora registrate (25 più

le ultime sei di cui si è avuta notizia oggi) sono le più frequenti, ha spiegato Pichini, "quelle che cavalcano il mercato",

alle quali si aggiungono le spice, cioè le miscele di smart drug. Si stima che, in tutto, quelle di origine vegetale siano

una cinquantina, ma ce ne ne sono centinaia di origine sintetica.
"Si stima anche che ci sia un mercato un mercato molto differenziato, un mercato di nicchia per chi vuole provare sensazioni

diverse", ha aggiunto. Ma che siano pericolose è certo: infatti non c'è una posologia, non c'è nessuna indicazione sulle

quantità massime.
L'aspetto è innocuo: tisane, decotti, semi, profumatori di ambienti. All'interno delle cosiddette spice sono stati

identificati cannabinoidi sintetici, sostanze che hanno gli effetti simili al fumo della cannabis, i più frequenti sono

quelli a carico dell'apparato cardiovascolare (tachicardia, extrasistole), respiratorio e nervoso centrale: allucinazioni

visive, psicosi, paranoie.