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JAMA Internal Medicine: farmacodipendenza e relazioni sociali

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Gli amici inducono all’abuso di farmaci

Amici e parenti possono essere il mezzo inconsapevole dell’abuso o la dipendenza da farmaci, soprattutto quelli antidolorifici. Ecco l’avvertimento degli esperti alle persone che possono anche rischiare un’overdose mortale


Come per le sigarette, anche gli amici o i parenti potrebbero nuocere gravemente alla salute. In particolare, per quel che riguarda l’abuso e la dipendenza da farmaci.

A lanciare l’allarme sono gli esperti del Servizio Sanitario US, che hanno condotto uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine in cui emerge che molti adulti abusano di farmaci antidolorifici perché ricevono dosi supplementari da amici o partenti a cui si rivolgono perché, secondo loro, ne hanno ancora bisogno. Ma non solo: molti sono addirittura così scaltri da riuscire a ottenere più prescrizioni da più medici.

Il rischio? Non solo quello di divenire dipendenti da questi farmaci, al pari di una droga, ma anche quello di essere vittime di un’overdose potenzialmente mortale.

Attenzione dunque a chiedere la pillolina ad amici e parenti che, pensando inconsapevoli di fare cosa giusta, potrebbero anche darvela. Attenzione, perché il rischio di abuso è reale. L’indagine condotta su un rilevante numero di abituali fruitori di antidolorifici (o antalgici) ha infatti rivelato che una persona su quattro ha ottenuto dosi supplementari di farmaci da parenti o amici, e anche da più prescrizioni mediche ricavate in momenti diversi.

«Le persone probabilmente utilizzano molti più volumi [di farmaci] semplicemente chiedendo a un amico la pillola al momento e poi ancora se ritengono non sia sufficiente», ha spiegato il dottor Leonard Paulozzi, ricercatore presso i Centers for Disease Control and Prevention federali.
Secondo quanto emerso dallo studio, i due terzi degli intervistati hanno dichiarato di aver ogni tanto abusato dei farmaci e ben più della metà hanno detto di averli ottenuti liberamente da amici o parenti.
Durante i quattro anni di indagine, i ricercatori hanno scoperto che tra i farmaci antidolorifici più utilizzati vi erano gli oppioidi, con formulazione chimica simile a quella dell’oppio. Un tipo di farmaco che più facilmente crea una vera e propria tossicodipendenza.

La prescrizione e l’uso di analgesici oppioidi si è nel tempo più o meno stabilizzata, tuttavia i decessi per overdose sono più che triplicati tra il 1990 e il 2010, secondo i dati CDC, arrivando a oltre 16mila morti l’anno. Se questa cifra a qualcuno può sembrare piccola, basta raffrontarla con quella dei morti per eroina o cocaina che si attestano a meno di 8mila l’anno.
Di queste oltre 16mila morti l’anno, circa 6.500 sono dovute all’abuso di farmaci ansiolitici.



(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2014/03/05/scienza/benessere/medicina/gli-amici-inducono-allabuso-di-farmaci-hSFYFhuOS9np52CYVopOXO/pagina.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)