Lettera aperta dell'ALIA al Ministro della Giovent� Meloni
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ALIA - consorzio di società scientifiche, associazioni e di singoli cittadini senza legami con soggetti commerciali per la promozione ed il consolidamento della cultura di prevenzione e riduzione dei rischi e dei danni causati dal consumo di bevande alcoliche.
AICAT - Coordinamento Nazionale dei Servizi di Alcologia - EUROCARE Italia - GRUPPO LOGOS - ARCAT - SOCIETA' ITALIANA DI ALCOLOGIA - SAMAN- CEIS Pistoia - U.O. Alcologia - Azienda Ospedaliera di Careggi - CEIS Lucca - Centro Alcologico Regionale della Regione Lazio - Centro Accoglienza "Don Vito Sguotti" - FONDAZIONE ANDREA DEVOTO - ASSOCIAZIONE NAUTILUS -Dipartimento delle Dipendenze - Azienda Sanitaria Ulss3 - Regione Veneto
Lettera aperta al Ministro Giorgia Meloni - Ministro della Gioventù
Gentilissima,
con la presente siamo ad esprimere la nostra sorpresa e preoccupazione rispetto all'iniziativa sponsorizzata dal Ministero da Lei diretto in merito alla conferenza stampa che si terrà il prossimo 23 febbraio e relativa alla promozione del sito di Assobirra.
Ci è molto difficile accettare l'idea che un soggetto produttore di alcol possa essere accreditato da un Ministero che si occupa di tutela dei giovani o che possa in un settore così delicato rappresentare un referente privilegiato del Suo ministero e quindi di un Governo impegnato in un Progetto come "Guadagnare Salute" che dedica un ampio spazio alla tutela dei giovani dal rischio alcol correlato e cui ALIA cortesemente rimanda la Sua attenzione. Vorremmo sottolineare che, nostro avviso, sarebbe molto utile dedicare la medesima rilevanza alla pubblicizzazione di quanto prodotto dal Ministero della Salute, in un linguaggio ed una modalità altrettanto vicina al sentire dei giovani e delle famiglie, senza dare adito a sospetti di pressione da parte dei produttori di bevande alcoliche.
Da anni, infatti, il Ministero della Salute è impegnato in campagne di prevenzione ai sensi della Legge 125/2001 con centinaia di migliaia di opuscoli distribuiti a supporto dei genitori, dei giovani, delle adolescenti, delle donne in gravidanza che sono resi di libero dominio sui siti del Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore di Sanità, sullo stesso sito del Governo che invitiamo a verificare. Sempre sul tema dell'informazione alle famiglie intendiamo segnalarle il "Decalogo per i genitori" sviluppato dall'Istituto Superiore di Sanità da anni sul sito del Governo o dei Ministeri e gli opuscoli realizzati per i più giovani "Alcol: qualche dritta per i più giovani" e "Le ragazze e l'alcol". Forse questo materiale sarebbe stato utile nella fase di realizzazione del sito di Assobirra: questa consultazione avrebbe permesso di utilizzare tali materiali istituzionali come fonti di informazioni scientifiche e accreditate dall'OMS, dall'Istituto Superiore di sanità, dalle Società scientifiche. Nessuno di questi prodotti istituzionali e realizzati grazie all'impegno del Governo sono stati oggetto di riferimento e lo stesso sito web "bevi responsabile" collide con la prospettiva e l'approccio ormai adottato e condiviso a livello scientifico e istituzionale attraverso il DPCM "Guadagnare Salute" ed il Piano Nazionale Alcol e Salute, atto di Intesa tra Stato e Regioni, che l'alcol è un prodotto non ordinario e che l'industria ha ben altri ruoli da giocare rispetto a quello della prevenzione che è eticamente corretto lasciare alle istituzioni che si occupano di ciò.
In buona sostanza ALIA vuole ricordarle che il sito di Assobirra, per quanto ben costruito, passa un messaggio in contrasto con gli orientamenti espressi dalle normative e dagli indirizzi che competono ai rappresentanti delle istituzioni che rischiano di accreditare e legittimare oltre misura un ritorno di immagine a chi ha evidenti interessi commerciali che non possono coincidere con quelli di chi tutela la salute e la sicurezza, concetto quest'ultimo che l'OMS esplicita nelle più recenti direttive condivise dai Governi europei e peraltro, dal Parlamento europeo nel dicembre 2007. Il conflitto di interessi tra chi tutela gli interessi degli individui, dei giovani e chi invece tutela gli interessi commerciali deve essere, a parere di ALIA, oggetto di evidente riflessione e preoccupazione è non può contribuire a vanificare il lavoro di tutti coloro che, a vari livelli, si impegnano quotidianamente per la riduzione dell'impatto del rischio alcol correlato in Italia.
Vogliamo poi sottolineare che Assobirra non ha sottoscritto la Carta Europea sull'Alcol del 1995 e, tantomeno, ne segue le linee guida. Questa operazione ci appare, poi, poco rispettosa dei "genitori" senza coinvolgerli e senza fornire loro linee guida o informazioni che prevedono la promozione contestuale, costante e presente di un prodotto commerciale, la birra, bevanda di scelta per lo "sballo " dei giovani, come riportato nella Relazione al Parlamento. L'iniziativa diventa uno spot ed un'azione di marketing al cui abbraccio ci si può e ci si deve sottrarre anche a fronte di ulteriori osservazioni ed elementi di giudizio che ALIA sottopone alla sua cortese e sensibile valutazione.
E' inaccettabile scientificamente leggere che l'alcol sia definito come un nutriente: definizione assolutamente in contrasto con tutte le linee guida, le normative e le leggi dello stato. Da nessuna parte appare in evidenza la tossicità, la cancerogenicità e la psicotropicità di una delle sostanze più pericolose di uso umano. Anche uno studente potrebbe con un qualsiasi motore di ricerca verificare che l'affermazione è manipolativa della realtà scientifica le cui fonti sono mantenute rigorosamente ignote e non attribuibili ad alcun organismo tecnico-scientifico o esperto accreditato o accreditabile a livello scientifico, governativo ed istituzionale come invece correttezza formale richiederebbe data la sensibilità delle circostanze. Ma, a nostro avviso, è assolutamente inconcepibile che la birra appaia come la sostanza da sponsorizzare, come il male minore e tollerabile, quando il governo che Lei rappresenta respinge ogni filosofia della riduzione del danno per ogni altra sostanza stupefacente ovvero psicotropa.
Gentile ministro, rifletta attentamente sul messaggio che si darà con questa conferenza, probabilmente anche sull'effetto politico che una posizione così esposta può generare sui media in questo momento e sulla coerenza dei messaggi che si propongono sotto l'egida del suo Ministero.
E' un appello alla sua sensibilità, alla vocazione del suo ministero, alla sua conoscenza del mondo giovanile e alla sua necessaria indipendenza rispetto alle lobbies: se si vuole incidere rispetto agli stili di vita, si evitino alleanze pericolose, poco proficue e soprattutto iniziative che esporrebbero il Suo Ministero ed il Governo stesso ad una perdita di credibilità da parte dei giovani, dei genitori, degli operatori sociali e sanitari e del ruolo di indipendenza di chi governa dagli interessi difformi da quelli per cui esercita un mandato nel nome della tutela della collettività. Noi siamo a Sua disposizione per approfondire, in un incontro, la nostra posizione che riteniamo legittimata dall'evidenza scientifica e dalla migliori pratiche di promozione della salute, disponibili a mettere a disposizione le nostre competenze ad un ministero come il suo, che riteniamo strategico, nella disseminazione di corretti stili di vita.
Copia della presente verrà inviata come lettera aperta ai principali quotidiani e trasmessa alle principali mailing list di discussione giovanili e di cittadinanza attiva per le considerazioni che ciascuno vorrà farsi. ALIA confida, tuttavia, nella sua sensibilità e senso dell'opportunità nell'interesse condiviso del bene comune.
Cordiali saluti,
Firenze, 20 febbraio 2010
Prof. Valentino Patussi