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News di Alcologia

Livorno: studio choc sulle abitudini degli studenti

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Gli studenti bevono e si mettono alla guida Ecco lo studio choc

Cinquemila morti all'anno, per lo più giovani e 25mila disabili. Colpa degli incidenti stradali, numeri da bollettino di guerra in cui un

elemento determinante è il consumo di alcolici. "Non beviamoci la vita" è l'iniziativa presentata a Villa Letizia sui risultati del progetto

triennale che ha coinvolto oltre 1500 studenti livornesi.
Enrico Bianchi, presidente del consiglio comunale, ha affrontato il tema del reato di omicidio stradale: «Su sollecitazione dell'associazione

nazionale vorrei portare un ordine del giorno che inviti il governo a trovare una via privilegiata e breve per istituire il reato di omicidio

stradale in quanto ritengo che colui il quale si mette alla guida sotto l'effetto dell'alcol o di droghe ed uccide qualcuno debba essere

punito in maniera esemplare».
In un auditorium stracolmo di studenti delle superiori che hanno seguito con grande attenzione le relazioni degli esperti fra i quali il

dottor Fabio Ferroni (progetto Città sicura) ed il dottor Henry Margaron (Asl 6 dipartimento dipendenze patologiche).
L'iniziativa si proponeva riassumere quanto espresso dai ragazzi sugli esiti della guida pericolosa sotto l'effetto dell'alcol attraverso un

percorso che in tre anni ha coinvolto oltre 1500 allievi (un progetto che si è, fra l'altro, aggiudicato il Premio nazionale Anci 2010 per la

sicurezza urbana). Dai risultati emerge che la quasi totalità consuma alcolici e solo il 12% dichiara di non bere, mentre il primo approccio

con l'alcol avviene verso i 14-16 anni (78% degli studenti). È stato inoltre analizzato il fenomeno del "binge drinking" ovvero le bevute

ripetute nella stessa serata.
La maggioranza degli intervistati (70%) è consapevole degli effetti negativi dell'alcol sulla guida e nella vita. Tuttavia la percezione del

rischio e le sanzioni previste dal Codice della strada non costituiscono motivo di disapprovazione del consumo, né un deterrente.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)