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Microgram Journal: test colorimetrico per l'identificazione rapida di catinoni sintetici

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Test colorimetrico per l’identificazione rapida di catinoni sintetici

I test colorimetrici rappresentano ancora oggi una risorsa per numerosi laboratori di analisi in quanto sono generalmente semplici, rapidi, economici e abbastanza sensibili. Inoltre richiedono minime quantità di materiale e permettono l’analisi anche ad opera di personale non specializzato. Inoltre la rapida diffusione di nuove molecole di origine sintetica nel mercato illecito delle droghe rende sempre più difficile il lavoro dei laboratori in casi di reperti di sostanze di varia natura. Tra queste nuove droghe, i catinoni sintetici (analoghi strutturali delle amfetamine), risultano diffusi negli ambienti del consumo di droghe stimolanti e, sulla scena delle droghe, ne sono comparse numerose varianti tanto che la loro identificazione preliminare può rappresentare un problema per le forze dell’ordine. Kaitlyn E Toole della University of Technology di Sydney in Australia descrive sulla rivista della DEA Americana, Microgram Journal, l’applicazione di alcuni test colorimetrici per l’analisi preliminare di campioni contenenti nove diversi catinoni sintetici. Dallo studio è emerso che il reagente di Marquis è adatto per l’identificazione preliminare di analoghi sostituiti con il gruppo metilendiossi (lo stesso gruppo presente nella molecola dell’ecstasy) mentre il reagente di Liebermann è risultato adatto all’identificazione del catinone, del metcatinone e del 4-metilmetcatinone, dando entrambi luogo alla formazione di una colorazione giallo intensa. Gli autori della ricerca hanno definito inoltre una sequenza di test colorimetrici da seguire per l’analisi di campioni provenienti da sequestri che si è dimostrata adatta ad uno screening preliminare. I test colorimetrici rimangono dunque, secondo gli autori, un importante strumento per la rapida analisi di reperti sospettati contenere droghe illecite e si sono dimostrati idonei alla identificazione preliminare di diversi catinoni sintetici.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)