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Milano, il questore: "Cresce uso di alcol dei giovani e dipendenza da gioco azzardo"

"Due fenomeni che ormai non sono più una novità", ma rappresentano "problematiche con le quali ci confrontiamo in maniera crescente e non possono essere più nascoste come la cenere sotto il tappeto", spiega Alessandro Marangoni
'uso di alcol da parte dei giovani e la dipendenza dal gioco d'azzardo. Sono questi i nuovi allarmi, sul fronte della criminalita' e del rischio sicurezza, a Milano. "Due fenomeni che ormai non sono piu' una novita'", ma rappresentano "problematiche con le quali ci confrontiamo in maniera crescente e non possono essere piu' nascoste come la cenere sotto il tappeto", spiega il questore, Alessandro Marangoni, nel suo intervento in occasione del 160esimo anniversario della Fondazione della Polizia.
Alla presenza del ministro Piero Giarda, del prefetto Gian Valerio Lombardi, e delle massime autorita', il questore ha evidenziato come il tema della sicurezza "anche per le modalita' di approccio dei media, suscita forti sensazioni emotive, ingenera strumentalizzazioni, esaspera i pur comprensibili sentimenti di insicurezza della gente". Se la diffusione della droga "resta il fenomeno criminale associativo di maggiore rilievo", nell'ultimo anno i sequestri sono quintuplicati (quasi una tonnellata e mezza), la prostituzione su strada "si e' contratta", ma "auspichiamo in merito una legislazione moderna che possa governare il fenomeno e non spostarlo di due isolati piu' in la'".
In aumento in reati predatori, mentre l'immigrazione, spiega Marangoni "non puo' essere concepita solo come un'emergenza". A fine anno la provincia di Milano contera' oltre 400mila stranieri, di cui 212mila residenti nel capoluogo lombardo: "praticamente un'intera citta' come Padova all'interno di Milano". Soddisfazione per la gestione dell'ordine pubblico "mantenuto senza traumi", mentre sul fronte alla lotta alle mafie "oggi possiamo utilizzare importanti strumenti legislativi capaci di incidere pedantemente sugli interessi della criminalita' organizzata, con particolare riguardo a quella di stampo mafioso". La normativa antimafia "che peraltro molti Stati esteri ci invidiano, applicata con determinazione, ha permesso di raggiungere risultati straordinari", conclude.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)