Milazzo, convegno dei Lions: dati allarmanti sull'alcolismo giovanile
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Nove giovani su dieci fanno uso di alcool prima dei 16 anni. Dati allarmanti dal convegno dei Lions
Francesca Ponticello
"Alcol e giovani", questo il titolo dell'incontro con gli studenti avvenuto la mattina del 30 aprile scorso, nella sede
dell'Itis Ettore Majorana di Milazzo, all'interno del service organizzato dai Lions sui "Disagi giovanili della nostra
generazione".
Tutto ciò che riguarda i giovani, rimarca negli indirizzi di saluto il prof. Filippo Russo, in rappresentanza del dirigente
scolastico Stellario Vadalà, non può non interessare gli operatori scolastici, sviluppando un senso della responsabilità che
deve coinvolgere anche gli adulti.
Duemila i questionari distribuiti nelle scuole superiori nei territori di Mistretta, Milazzo, Patti, Sant'Agata e Barcellona,
come spiega il dott. Giovanni Utano, psicoterapeuta all'Asp (Azienda Sanitaria Provinciale) di Messina, a cui hanno risposto
circa 1700 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni. Le domande poste hanno riguardato la provenienza familiare, i
rapporti con la famiglia, con i coetanei, il grado di soddisfazione raggiunto e notizie inerenti al consumo delle bevande
alcoliche. Abbastanza allarmante il dato che mostra come l'86 per cento abbia cominciato a far uso di bevande alcoliche già
prima dei 16 anni. Si abbassa addirittura ai 12-14 anni il momento di venuta a contatto con l'alcol, specialmente la birra,
che risulta essere la bevanda più consumata.
Autorevole la presenza del prof. Emanuele Scafato, gastroenterologo-endoscopista, direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol
ISS (Istituto Superiore di Sanità) del Ministero della Salute ed anche del centro OMS ricerca alcol. Ottiene fin da subito
l'attenzione del giovane pubblico di uditori mostrando uno spot del 2000, però mai mandato in onda, che ha come slogan "Amici
ma non dell'alcol". Con una carrellata molto efficace il prof Scafato affronta passo per passo tutti gli aspetti negativi
dell'alcol. Esso- afferma- è tossico, cancerogeno, psicotropo, calorico, antinutriente, spegne la memoria dei giovani, altera
l'autocontrollo e influisce negativamente sulle prestazioni psicomotorie. In questo quadro sconcertante si aggiunge il fatto
che oltre a non dissetare, provochi una disidratazione, depauperando i liquidi corporei. L'alcol, secondo le indagini
compiute, è la prima causa di morte tra i giovani e detiene uno dei primati tra le sostanze a danno della salute, provocando
"addiction" ovvero dipendenza. Non vanno trascurati- sostiene l'illustre relatore- tra i fattori che spingono a bere le
pubblicità ingannevoli ed i condizionamenti del marketing sui giovani. E se proprio dovete ubriacarvi- conclude rivolgendosi
agli studenti- ubriacatevi di Vita!
Significativa la testimonianza di Antonio, facente parte dell'associazione AA, Alcolisti Anonimi: "L'alcol mi fa diventare
uno schiavo ma io ce l'ho fatta. Sono sobrio da 15 anni" esclama con gioia.
A prendere la parola anche un membro dell'Al-Anon, che, grazie a questo gruppo autofinanziato che si preoccupa di tutelare lo
stato psichico di quei familiari che hanno casi di alcolisti dipendenti in famiglia, è riuscita a ritrovare l'equilibrio e la
serenità un tempo perdute.
Pienamente soddisfatto della riuscita del convegno Giuseppe Scamporrino, governatore del distretto 108 yb Sicilia