News di Alcologia

CINZIA SILVESTRI
In tema di sicurezza, ritengo doveroso portare a conoscenza di chi che non va alla messa il contenuto dell'appello lanciato domenica dal pulpito da un rappresentante della Caritas parrocchiale, richiedente la presenza di volontari di sesso maschile nell'orario del tardo pomeriggio per fronteggiare le intemperanze dovute ai fumi dell'alcool di alcuni ospiti della mensa.
È notorio che gli aiuti distribuiti dalla Caritas vanno anche a coloro che forse più che di elemosina, avrebbero bisogno di lavoro anzi, di voglia di lavorare.
Se è pur vero che la carità cristiana si rivolge ai più derelitti ed emarginati della società, ciò non significa necessariamente porgere pedissequamente la mano a ubriaconi che mettono a rischio la serenità delle operatrici e volontarie Caritas e di tutti quelli che hanno davvero bisogno di conforto morale e materiale e che non hanno neanche i soldi per un gotto di vino. Peraltro, l'ubriachezza molesta è punita dall'art. 688 del codice penale e, dunque, invece di confidare sulla maggiore autorevolezza o determinazione del sesso maschile, la Caritas dovrebbe tutelare il suo presidio e coloro che lo frequentano rivolgendosi se del caso alle forze dell'ordine. La polizia municipale a pochi metri dalla mensa Caritas con un gazebo in piazza all'uopo istituito. Inoltre, i vigili urbani oggi sono affiancati dai vigilini e - dal momento che sono addirittura termali - dimostrassero di conoscere almeno la lingua inglese oltre al valdinievolino, evitando di fare scenette alla Totò quando un turista chiede loro informazioni.