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Northumbria University: studio sul tabagismo

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Smettere di fumare migliora la memoria e la personalità

Smettere di fumare farebbe bene non solo al fisico ma anche alla memoria. Secondo un esperimento condotto dai ricercatori della Northumbria University (UK) e pubblicato sulla rivista Drug and Alcohol Dependance i non fumatori avrebbero una memoria a breve termine migliore dei non fumatori.
Per lo studio ad un gruppo composta da 27 fumatori abituali, 24 non fumatori e 18 ex fumatori è stato chiesto di ricordare azioni svolte in

luoghi specifici in giro per il campus. Mentre i fumatori ricordavano solo il 59% delle azioni svolte, gli ex fumatori nei ricordavano il 74%

e i non fumatori addirittura l'81%.
Secondo uno degli autori della ricerca, il dott. Heffernan, questo studio sarebbe uno dei primi a mettere in evidenza le implicazioni del

fumo di sigaretta sulla memoria. Grazie ad una serie di controlli incrociati infatti è stato possibile verificare le differenze dei risultati

in base all'età, al genere, all'umore dei partecipanti, al loro quoziente intellettivo e al consumo di eventuali altre sostanze come alcol o

droghe, nonché di appurare le loro capacità mnemoniche. Ma smettere di fumare farebbe bene anche alla personalità secondo quanto è emerso da uno studio della University of Missouri prossimo alla pubblicazione sulla rivista Nicotine and Tobacco Research.
Dall'analisi di un campione di persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni è emerso che, le personalità caratteriali impulsive e

nevrotiche, sarebbero le più inclini alla patologia del fumo poiché la sigaretta - par alcuni adulti - rappresenterebbe un modo impulsivo per

ottenere un beneficio immediato.
L'aspetto interessante dello studio evidenzia che, coloro che smettono di fumare, ne trarrebbero beneficio in termini di calo dell'

impulsività e di nevrosi. I diciottenni dell'esperimento che fumavano infatti tendevano ad essere più impulsivi dei non fumatori loro

coetanei, e coloro che smettevano mostravano un deciso calo della propria impulsività tra i 18 e i 25 anni. Tuttavia, commentano i

ricercatori, se una persona persevera nella patologia del fumo, con gli anni, fumare diventa un'abitudine dalla quale è difficile sottrarsi,

indipendentemente dai tratti della personalità.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)