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Perugia: lotta agli eccessi notturni

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Lotta senza confini agli eccessi notturni

La movida che se ne va a letto con Cenerentola, con "chiusure" anticipate e bevute dimezzate, che tante polemiche aveva sollevato nei mesi

scorsi, pare piaccia anche alle città più grandi. E così proprio come fatto a Perugia oramai circa un anno fa, anche città più grandi

ricorrono a provvedimenti che sostanzialmente non si differenziano molto da quelli adottati per il nostro centro storico. Venezia, Milano e

Torino, come segnalato in un servizio uscito ieri su La Stampa (che in questi giorni è in abbinamento con il Corriere dell'Umbria) stanno

cercando di contenere in vari modi gli eccessi che in queste città, esattamente come a Perugia, sono causati da un non corretto uso notturno, da parte del popolo della notte, degli spazi cittadini. Che nel caso di Perugia si riducono essenzialmente al centro storico, mentre nelle

altre città sono invece rappresentati da determinate piazze o larghi o vie caratteristiche. Così a Venezia da pochi giorni la chiusura dei

locali è fissata alle 24 in campo Santa Margherita, a Milano alle Colonne si chiude alle 1,30 e a Torino si sta pensando alla ztl notturna

per regolamentare alcune zone frequentatissime dai giovani. A questi provvedimenti, a seconda di casi, si associano anche altre iniziative,

tipo il potenziamento del passaggio dei mezzi notturni per la ripulitura delle strade, controlli e vigilanza. Insomma tutte tappe che i

perugini conoscono già bene per averle vissute, anche se in una mare di polemiche, in centro storico, quando, per snellire e rendere più

sicura la zona di piazza IV Novembre e piazza Danti, si era provveduto ad anticipare la fine del divertimento, almeno quello alcolico, con

divieto di somministrare dopo una certa ora e di conseguenza maggiori controlli sulla chiusura notturna. Per il momento, spiegano in Comune, visto che la situazione sembra essere tornata alla normalità e non si rende necessaria un'altra ordinanza, l'estate in centro storico sta

procedendo abbastanza tranquillamente, anche se nelle notti scorse non sono mancate litigate e problemi vari, sempre in centro, ma scatenate

comunque da situazioni di diverso genere. Non strettamente legate in sostanza a quelle intemperanze notturne registrate nei mesi scorsi. Per il momento i problemi si sono comunque spostati verso altre zone, al momento quelle più calde. Si sta parlando dunque del Bellocchio e zona

stazione, dove il limite per la cessione degli alcolici in lattina e bottiglia viene individuato alle 20, mentre in generale quello circa la

somministrazione scende alle 24. Anche in questo caso si cerca di andare incontro alle esigenze dei residenti che ogni notte si trovano a

dover convivere con rumori, risse e litigi spesso causati da eccessi alcolici. Comunque il discorso a Perugia come altrove è sempre lo

stesso. Mutano le modalità del divertimento, si dilatano gli orari e di conseguenza anche le amministrazioni sono costrette a prendere

provvedimenti

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)