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Philip Morris: allo studio sigaretta meno nociva

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Philip Morris: allo studio sigaretta meno nociva

Dopo l'inizio, nel settembre scorso, del mega processo che negli Stati Uniti ha messo sotto accusa i giganti del tabacco, la Philip Morris decide di scendere in campo in Italia, in occasione dell'entrata in vigore della nuova legge anti-fumo e di una previsione di calo delle vendite del 3%, con un'intervista al Corriere della Sera di Marco Terribilini, amministratore unico dell'azienda per l'Italia. La proposta è quella di mettere a punto delle sigarette a basso tasso di catrame, qualcosa di diverso, stando alle descrizioni, rispetto alle cosiddette ''light'' uno dei motivi per i quali l'azienda, insieme ad altre, è sotto processo negli Usa perché la definizione di sigarette meno nocive per la salute era solo un pretesto ingannevole, secondo l'accusa, cui non corrispondeva una effettiva riduzione dei rischi.
Con una definizione che suona un po' contraddittoria, l'idea è quella di una sigaretta più 'sana' per la quale la multinazionale sta investendo milioni di dollari in ricerca, sulla quale però pende, almeno in Italia, la spada di damocle, secondo Terribilini, del governo che potrebbe in futuro negare la licenza, considerando dei parametri di sicurezza diversi.
La nuova sigaretta, che è però ancora in fase di sperimentazione, consisterebbe in un sistema di combustione meno dannoso e a temperature più basse, basato su bocchini elettrici e filtri più efficaci, capaci cioè di bloccare le sostanze pericolose.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)