Prato, serate alcoliche "più bevi e meno spendi": fanno discutere le offerte promozionali di alcuni open bar
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MIRIAM MONTELEONE
PRATO. La legge vieta di servire alcolici nei locali dopo le 2 di notte. Ma se prima di quell'ora i ragazzi fanno il pieno,
il rischio di stragi del sabato sera, di fatto non si riduce. Il problema è di attualità anche a Prato, dove vengono
organizzate feste con open bar. Anche dove le bevute non sono illimitate, pr e organizzatori cercano comunque di sfruttare
formule cumulative - economicamente vantaggiose - per attirare i clienti. Un esempio. Venerdì il Siddharta ospita un concerto
tributo a Vasco Rossi. Il biglietto costa 12 euro, con 3 bevute incluse. Per il tavolo, la cifra sale a 16 euro, ma oltre
alle 3 bevute sono incluse anche delle bottiglie. Non finisce qui. La quarta bevuta costa 4 euro e la quinta è in omaggio.
Tenendo conto dei livelli di alcol consentiti per mettersi al volante, l'offerta più che vantaggiosa sembra rischiosa.
Gli organizzatori però, difendono la legittimità delle formule promozionali. «Noi non facciamo open bar - spiega Luca Mannino
dello staff - ci sono altri locali che fanno pagare le bevute 3-4 euro. Quanto al tasso alcolico, sta al singolo
autoregolarsi e non superare i limiti consentiti. Noi non offriamo necessariamente alcolici. Anzi, in molti casi, dalle
tessere che ci vengono restituite all'uscita, ci accorgiamo che non tutti fanno tre consumazioni. Quanto all'alcol-test, le
macchinette nei locali ci sono, ma la gente non le usa. Le offerte che facciamo sono consentite dalle leggi e sono dettate da
strategie di marketing. Se poi i ragazzi alzano il gomito - fino ad oggi non abbiamo avuto disordini - la colpa non è
nostra».