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Provincia di Varese: gioco d'azzardo sempre più diffuso tra i giovanissimi

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Il gioco d'azzardo può diventare una vera forma di dipendenza, da combattere insieme. Per questo il Comune di Samarate, in

collaborazione con Associazione Nuove Dipendenze, ha promosso l'evento "Comuni e Territorio insieme per un gioco d'azzardo

sostenibile", ospitato sabato a Villa Montevecchio.
I numeri presentati dalla dottoressa Daniela Capitanucci, psicologa e presidente di AND, sono allarmanti. Si stima che circa

215.000 residenti della Provincia di Varese (15-64 anni; il 51% degli uomini ed il 26% delle donne intervistati) abbiano

giocato d'azzardo almeno volta nel corso della vita. Di questi, circa 20.000 "giocatori" hanno provato l'impulso di giocare

somme di denaro sempre più forti (il 9,4% dei giocatori maschi ed il 9,2 % delle giocatrici) e circa 6.500 "giocatori" hanno

provato l'impulso di tenere nascosto il proprio gioco ai familiari (il 4% dei giocatori e l'1,6 % delle giocatrici). E'

statisticamente raro che uno o entrambi questi comportamenti compaiano in persone che non hanno perso il controllo sul loro

modo di giocare. Quindi queste cifre possono grossomodo indicare le persone che sperimentano un qualche problema di gioco.

Più precisamente, attraverso un questionario specifico è stato appurato che sono almeno 8.600 i "giocatori" residenti nella

nostra provincia che rispondono ad un profilo di rischio "moderato", cui si aggiungono altri 21.000 individui per i quali si

rileva un profilo di "rischio minimo". L'opinione comune circa il gioco d'azzardo nella nostra provincia non è

complessivamente molto favorevole. Il 71% dei residenti percepisce il rischio di "giocare d'azzardo" ed il 62% lo disapprova

apertamente.
Un elemento di attenzione riguarda il gioco e i giovani. L'indagine ESPAD (2008) condotta tra gli studenti (15-19 anni) della

nostra provincia rileva che il 48% degli ragazzi ed il 25% delle ragazze intervistati hanno giocato d'azzardo almeno volta

nel corso degli ultimi dodici mesi. E ciò a dispetto del divieto di gioco ai minori di 18 anni. Il 5% degli studenti

"giocatori" nell'ultimo mese ha speso più di 50 euro in giochi d'azzardo.
Un nuovo fenomeno cui porre attenzione è il "poker texano". Particolarmente appetibile ai giovani (specie maschi), vede

partecipare nuove leve di giocatori. Questi si accostano al gioco d'azzardo con l'obiettivo di guadagnare, spesso iniziano

online e poi si siedono ai tavoli; giocano oltre le loro possibilità; lasciano il lavoro o gli studi; finiscono col perdere

contatto con la vita reale. L'illusione che coltivano è quella di diventare "Professional Poker Players" (giocatori di poker

professionisti). Buona parte degli attuali "campioni" di questo "sport", "miti" da emulare, sono giovanissimi (tra i 20 e i

25 anni di età). Un altro fenomeno allarmante e sottostimato è quella che ho denominato "POKER WAVE". In analogia a come

vengono organizzati i rave party (velocemente, in luoghi segreti, usando mezzi telematici per diffondere le notizie) tramite

internet, SMS, telefono vengono organizzate settimanalmente partite "private" di poker (in abitazioni, barche, baite, ecc.)

con entrate sopra i 5000 euro. Ecco che il mercato legale dell'online si sposta in modo difficilmente rintracciabile creando

una rete ramificata di occasioni di gioco d'azzardo (a questo punto illegale) nel nostro territorio.
«Il Comune di Samarate - ha spiegato il vicesindaco Albino Montani - anche grazie al sostegno dell'Ufficio di Piano di zona

di Gallarate già da vari anni ha a cuore il tema delle derive del gioco d'azzardo legale. Dal 2007 ha uno sportello di

orientamento (gestito da AND) che raccoglie domande di aiuto e le canalizza verso le risorse cliniche e di aiuto aiuto del

territorio. L'anno scorso sempre in collaborazione con AND ha promosso la prima campagna di sensibilizzazione tramite

affissioni rivolta ai cittadini sui rischi dell'azzardo). Quest'anno l'amministrazione - in continuità con quella precedente

- ha lanciato l'idea di costituire un coordinamento di Comuni sensibili al tema dell'azzardo lecito per fare rete,

condividere buone prassi già in atto e ipotizzare ulteriori azioni congiunte». Il Comune di Samarate è stato indicato come

Ente capofila del coordinamento dai presenti alla prima riunione convocata a novembre.
Il coordinamento si propone come gruppo flessibile e aperto anche a nuove adesioni da parte di altri Comuni in qualsiasi

momento. La prima azione della rete consta nel rinnovare ed estendere la campagna affissioni di sensibilizzazione natalizia

negli spazi comunali per rammentare i rischi del gioco eccessivo.
Il manifesto riproduce le fattezze di quello già utilizzato lo scorso anno a Samarate, predisposto dal disegnatore Valerio

Marini: il manifesto e la successiva ordinanza fecero scalpore e portarono alla ribalta Samarate anche sui giornali

nazionali. Ma Samarate non è Las Vegas, è solo uno dei tanti Comuni dove il fenomeno del gioco d'azzardo patologico esiste:

per questo si deve allargare la campagna di comunicazione anche ad altri Comuni. La campagna di sensibilizzazione quest'anno

toccherà 180.000 persone (pari al numero totale dei cittadini residenti nei comuni che hanno aderito). Tra gli altri

obbiettivi, la redazione di un protocollo d'intesa tra Comuni, nuove iniziative di sensibilizzazione e di comunicazione.