“Sì, beviamo per divertirci”: gli studenti si confessano alla Polizia aretina
�Beviamo per divertirci�, questa la �confessione� fatta dagli studenti aretini in un incontro di prevenzione sull�alcol con la Polizia
Gli agenti della Polizia incontrano gli alunni dell'istituto Piero della Francesca.
"Beviamo per divertirci". Questa la "confessione" fatta dagli studenti aretini in un incontro di prevenzione sull'alcol con la Polizia aretina. Sono stati gli stessi studenti, in questo caso dell'istituto Piero della Francesca di Arezzo, a spiegare al vice questore Paolo Terracciano e all'ispettore Giulia Cappelluti, le cause principali del perché i giovani bevono e lo fanno sempre prima. "Bere alcolici soft è diventato ormai uno stile di vita: chi beve è "in" - hanno detto agli agenti - Sballare con l'alcol poi è più facile che sballare con le droghe: non c'è bisogno di trovare uno spacciatore per acquistare la sostanza, basta andare al supermercato o in un bar per riuscire a comprare superalcolici abbastanza facilmente, o attraverso un amico maggiorenne. Sballare con l'alcol è più economico: una bottiglia di superalcolici da dividere in più persone costa sicuramente meno di qualsiasi stupefacente. Le conseguenze di eventuali controlli di Polizia sono meno gravi: non si va al colloquio in Prefettura, non viene eventualmente ritirata la patente, come quando ad esempio si viene trovati in possesso di spinelli o di altre droghe in quantità tali da far pensare all'uso personale". Questi dunque i motivi per cui i giovani aretini bevono. E l'età in cui si comincia ad abusare di alcol è sempre più bassa. "I dati confermano che la soglia d'età in cui si comincia a bere - dice il vice questore Paolo Terracciano - si attesta sempre più intorno ai 12 anni. Ciò appare molto significativo se si tiene presente che, soprattutto sui giovani l'alcol, al di là delle conseguenze penali di gesti inconsulti per cui la Polizia spesso è costretta ad intervenire, produce dei gravi danni all'organismo con notevoli sbalzi umorali e danni al cuore, allo stomaco e ad altri organi vitali." Danni alla salute, ma anche problemi in società. "L'assunzione di sostanze alcoliche - spiega Terracciano - aumenta l'aggressività e abbassa il livello dei freni inibitori. Questo significa che spesso risse o liti violente con conseguenti lesioni personali sono dovute all'abuso di alcol, così come danneggiamenti a beni pubblici o privati. Il miscuglio di alcol e droghe è un'altra situazione che troviamo di frequente. Si tratta di un "mix" pericolosissimo poiché induce nell'assuntore vari effetti che possono risultare in alcuni casi letali." Situazione che la Polizia aretina cerca di evitare anche con una serie di incontri di prevenzione. Il prossimo è previsto per il 13 maggio presso le scuole medie di Loro Ciuffenna e sarà rivolto ai genitori al fine di aumentare la loro consapevolezza sui problemi legati all'alcol.
Sonia Fardelli