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Savona, allarme dell'ASL: ubriachi a 11 anni

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L'allarme della Asl: ubriachi a 11 anni
Silvia Campese
Convegno a teatro promosso da Il Faggio: «Alcolismo, fenomeno sottovalutato: è la nuova droga»
Savona - Già a partire dagli 11 anni bambini e bambine del nostro territorio si avvicinano all'alcol mettendo le basi per

quella che potrebbe segnare un'adolescenza fatta di abusi e dipendenza dall'alcol: è questo il dato più drammatico che è

emerso dal convegno di studi, organizzato dalla Cooperativa il Faggio nell'ambito degli eventi legati ai trent'anni di

attività, che si è svolto ieri mattina al Teatro Sacco dal titolo "Alcol e giovani: un fenomeno in cambiamento". Un convegno

importante a cui hanno preso parte esperti dell'Asl 2 savonese, ma anche specialisti provenienti da tutta la Liguria. A

suonare è un campanello d'allarme che deve allertare gli adulti, a partire dalla famiglia, dove si sviluppa l'educazione dei

figli. Altri due i dati e le tendenze che destano non poca preoccupazione: l'incremento delle donne bevitrici e la diffusione

del fenomeno del binge drinking, l'assunzione di diverse tipologie d'alcolici per raggiungere "lo sballo", che in Italia - ma

i dati valgono anche per il savonese - ha raggiunto, nel 2009, il 21,6% nei maschi fra i 18 e i 24 anni e il 17,4% tra gli

uomini di età compresa tra i 25 e i 44 anni. «Abbiamo pensato a questo incontro insieme al Dipartimento di Salute Mentale e

al Sert dell'Asl 2 savonese - ha detto Sara Vaggi, presidente de Il Faggio - poiché i nostri operatori che lavorano nel mondo

della scuola, nell'ambito della disabilità, hanno registrato un incremento delle problematiche legate all'uso di alcolici tra

i ragazzi». Percezioni confermate dal recente studio PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) sul

territorio savonese. Nell'Asl 2, infatti, risulta che i 2/3 della popolazione intervistata di età compresa tra i 18 e i 69

anni consumi bevande alcoliche. Di questa, un quarto ha abitudini di consumo considerate a rischio: fuori pasto, forti e

grandi bevitori. Inoltre, il 25% degli intervistati, che hanno guidato nel mese precedente all'intervista, hanno dichiarato

di avere condotto un veicolo in questo arco temporale in stato di ebbrezza almeno una volta, mentre l'11% ha riferito di

essere stato trasportato in auto da chi guidava in stato di ebbrezza. Un tema, quello della sicurezza al volante, che è stato

approfondito dall'intervento dal Commissario del Distaccamento della Polizia Stradale di Albenga, Pino Fusco, che ha

ricordato i rischi e le sanzioni amministrative e penali in cui si incorre. Ma a preoccupare gli operatori Asl è i dato

relativo alle donne. «Un'indagine campionaria di Espad del 2007 - ha detto Francesca Romani, Direttore del Servizio

Dipendenze dell'Asl 2 savonese - indica un aumento del consumo di bevande alcoliche da parte di ragazze dal 35 al 42%. Per

questo abbiamo aderito come Sert, unici in Liguria, a un progetto internazionale, Dad Net, con offerte specifiche rivolte al

genere femminile, con particolare attenzione al periodo della gravidanza». Un servizio ampio quello offerto nel savonese, con

un crescente numero di utenti. «Negli ultimi quattro anni, dal 2006 al 2010 - ha detto Livia Macciò, psichiatra dell'Asl 2 -

le utenze sono raddoppiate quasi del 50%. I nuovi pazienti hanno toccato il 28% rispetto al 72 già in carico. Quello dell'

alcolismo è un problema sottovalutato, poiché le bevande alcoliche sono socialmente accettate e il dramma del singolo

individuo non emerge sino a che non compaiono i reali danni». Nel 2010 nel savonese, tra gli utenti Asl per questo problema,

il 27% erano donne, il 73% da uomini. Il vino è la bevanda più bevuta (63%) contro il 19% della birra, il 14% dei

superalcolici e il 4% delle assunzioni miste.