Sempre più giovani consumano alcol: è allarme under 16
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Sempre più giovani consumano alcol
E' allarme: le cifre degli under 16 che bevono alcolici sono altissime
Le sigarette sembrano "passate di moda", sostituite dalla cannabis, che attira di più, ma sul podio c'è l'alcol.
Le cifre parlano chiaro: il consumo di alcolici tra i giovanissimi è in continuo aumento ed è un fenomeno pericoloso da tener sotto
controllo, su cui vigilare ed arrestare.
Da un'indagine dell'Istituto superiore di sanità effettuata su 214 classi di scuole medie e superiori della regione Emilia Romagna, è emerso
che il 3,38% dei ragazzini di 11 anni beve alcol una volta alla settimana; lo fa il 7,48% dei tredicenni e addirittura il 25,88% dei
quindicenni. È vero che la maggioranza degli undicenni (il 66%) dice di non bere mai, come il 47% dei tredicenni, ma solo il 20% dei
quindicenni si tiene totalmente lontano dagli alcolici.
C'è poi una percentuale che dichiara di bere alcolici ogni giorno, ma le cifre più alte si registrano nei consumi del fine settimana, che è
il momento in cui si alza di più il gomito.
Lo fa il sabato e la domenica il 6% dei ragazzi di undici anni e il 9% di quelli di 13.
E' importante sottolineare che l'età legale per bere alcol è fissata ai 16 anni, ma le stime parlano di circa 475.000 under 16 che hanno
adottato almeno un comportamento a rischio alcol-correlato.
"Preoccupano in particolare le preadolescenti" commenta Emanuele Scafato, Direttore dell'Osservatorio Nazionale Alcol Cnesps e direttore
scientifico dell'Apd. "Tra le 11-15enni si registra una media di consumatrici nettamente superiore alla media femminile italiana, tripla
rispetto a quella delle donne adulte e comunque superiore a quella registrata per tutte le classi di età esaminate".
Si stanno diffondendo pratiche altamente pericolose, legate all'alcool, come il ritrovarsi in orario scolastico a casa di amici per bere
superalcolici in grandi quantità e in breve tempo. Il che mette a dura prova il fisico di chiunque, ancor di più degli adolescenti.
"Al di sotto dei 15 anni i ragazzini sono considerati a rischio intossicazione. Il loro fisico non riesce a metabolizzare l'alcol e anche una
piccola quantità può diventare tossica" spiega Scafato. "Basta pensare che il 17% per cento delle persone che arrivano in un pronto soccorso con un'intossicazione da alcol ha meno di 14 anni. A volte bastano due bicchieri per mandare un ragazzino di 11 anni in coma etilico".
Effetti dannosi si registrano soprattutto sulla memoria, come rivela una ricerca dell'università di Santiago di Compostela, appena pubblicata
sulla rivista Alcoholism: Clinical&Experiment Research. Le grandi bevute portano a una minore capacità di apprendere nuove informazioni
verbali per gli studenti.
Quello del consumo di alcolici in maniera pericolosa "è un problema culturale. Per questo è necessario innalzare il livello di consapevolezza
delle famiglie e tutelare i minori" dice Scafato.
Importante è il ruolo delle famiglie, che devono seguire i ragazzi, intercettare eventuali comportamenti ed abitudini nocivi, evitare che
prendano cattive abitudini. "Il monitoraggio è fondamentale" conclude Scafato.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)