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Ser.T.: 300.000 pazienti all'anno in Italia

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ITALIA - Sert. 300.000 pazienti all'anno

Non solo droga, ma anche nuove forme di addiction (come gioco d'azzardo patologico e internet): 300.000 i pazienti gestiti ogni anno nel nostro Paese; 8 su 10 quelli soddisfatti del percorso di cura seguito. Un modello di intervento pubblico-privato che ha il proprio fulcro nei SerT o Serd (servizi pubblici per le dipendenze) e che, a fronte di ogni euro investito, ne porta oltre 6 di risparmio. Se ne e' parlato oggi al circolo della stampa di Milano. Il fenomeno delle dipendenze patologiche sta attraversando profonde trasformazioni, per cui non puo' piu' essere identificato con la sola tossicodipendenza da eroina.
La comparsa di nuove sostanze, il diffondersi di nuovi utilizzi per sostanze gia' note, la dipendenza legata a comportamenti rendono oggi la problematica sempre piu' complessa e articolata. "In questo contesto, pur nella diversita' delle informazioni e dei profili statistici forniti dai maggiori istituti di ricerca e di raccolta dei dati, spiccano i consumi problematici di oppiacei, di alcolici e di psicostimolanti, in particolare il tabacco e la cocaina, oltre al forte incremento del Gioco d'Azzardo Patologico", evidenzia Augusto Consoli, Direttore del Dipartimento di Patologia delle Dipendenze C. Olivenstein di Torino. Nel nostro Paese la risposta terapeutica al fenomeno delle dipendenze patologiche arriva dai SerT (o SerD), i Servizi pubblici per le dipendenze, nei quali operano oltre 7.000 professionisti. La continuita' assistenziale e' garantita per mezzo di una rete con altre strutture sia del SSN, sia con gli Enti Locali, le Comunita' Terapeutiche, la Scuola, la Prefettura, il Volontariato. "I 550 SerD presenti sul territorio - afferma Alfio Lucchini, Direttore Dipartimento Dipendenze ASL Milano 2 e Presidente nazionale FeDerSerD - lavorano in modo multidisciplinare con compiti di prevenzione, accoglienza, diagnosi e cura".
"I flussi di pazienti annui nei Servizi sono quasi di 300.000 unita' - spiega Lucchini - con un incremento di nuove patologie, come quelle comportamentali". Sull'efficacia delle attivita' svolte dai SerT, recenti dati mostrano come l'89% dei pazienti afferma di essere entrato in contatto facilmente con i servizi del proprio territorio e l'80% si dice soddisfatto del percorso di cura che sta seguendo al loro interno (fonte: indagine promossa da FeDerSerD). Tale percorso, grazie ai team multidisciplinari presenti nei Servizi, si caratterizza per un approccio che integra professionalita', prospettive e competenze differenti. Solo cosi' e' possibile affrontare la complessita' della patologia da dipendenza. Secondo i dati FeDerSerD, nel 2010 le cure erogate hanno prodotto almeno 34 mln di giorni liberi da droga e un miliardo e 700 milioni di euro sottratti alla criminalita' organizzata. "Un tema cruciale e' quello dei costi del sistema di cura", aggiunge Lucchini. "Possiamo dire di avere un'incidenza pari allo 0,7% del Fondo Sanitario Nazionale e allo 0,06% del PIL, contro costi sociali legati alle droghe pari al 2% del PIL. E in queste cifre non e' compreso il Gioco d'Azzardo Patologico. A fronte di un investimento di poco piu' di un miliardo, il sistema di intervento si valuta porti ad un risparmio superiore ai 6 miliardi, in termini di mancato acquisto di droghe e reddito di lavoro acquisito. Le buone cure portano quindi a 6 euro di beneficio per ogni euro investito. La societa', prima ancora delle Istituzioni, deve cogliere da tutto questo la rilevanza dei Servizi, la necessita' di potenziarli e specializzarli sempre piu', di considerarli una grande risorsa.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)