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Tanoressia: "sindrome compulsiva da sole"

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Ossessionati dall'abbronzatura

Alcuni ricercatori americani del Texas, già nel 2005, hanno affermato che l'abbronzatura può essere una droga e, osservando il rapporto ossessivo di alcuni giovani con il sole, dimostrarono che in presenza di alcuni comportamenti specifici si può sviluppare una vera e propria dipendenza dalla tintarella.
Ecco tutto quello che bisogna sapere su questo disturbo, che rischia di raggiungere dimensioni preoccupanti.
La tanoressia
Si chiama tanoressia o sindrome compulsiva da sole; chi ne soffre non è mai soddisfatto del colore del proprio incarnato e ricerca sempre occasioni per scurirsi di più. Il termine è nato per affinità con l'anoressia, perché il tanoressico non si vede mai abbastanza abbronzato, mentre l'anoressico non si vede mai abbastanza magro. Questo meccanismo è noto come dispercezione corporea: la persona perde la percezione del proprio corpo e si sente sicura solo se è abbronzata.
Così per mascherare l'insicurezza e l'insoddisfazione per il proprio aspetto fisico, ingigantisce un aspetto di sé, nascondendosi dietro di esso per apparire più forte: oltre al colore della pelle viene enfatizzata la forma fisica che si traduce in esagerata magrezza nelle donne ed eccessiva massa muscolare negli uomini.
Altri studi hanno evidenziato come in realtà questa "fame di sole" rende questo disturbo più simile alla bulimia, che è caratterizzata dalla ricerca spasmodica e continua del cibo. Da sondaggi recenti si è scoperto che questa inclinazione è presente anche nel nostro Paese e rischia di raggiungere nei prossimi anni dimensioni preoccupanti. Molto simile è anche la dipendenza da lampade solari.
Cause
I tanoressici conoscono bene i danni del sole, sia quelli immediati che a lungo termine, ma non riescono comunque a farne a meno, inutile ricordare che ci vuole una buona protezione solare per abbronzarsi in modo sano e corretto.
Questo atteggiamento ha consentito agli scienziati di classificare la tanoressia nella categoria dei disturbi ossessivo-compulsivi, che si manifestano con ossessioni associate a comportamenti compulsivi.
Le cause non sono comunque ancora chiare; secondo alcune ipotesi il problema è la carenza di alcuni mediatori chimici responsabili della sensazione di benessere. È noto che in tutti i disturbi ossessivo-compulsivi esiste un'alterazione nel rilascio nel cervello di questo neurotrasmettitori. Nei tanoressici l'esposizione solare è in grado di sopperire a questa mancanza come una sorta di antidepressivo, attivando il circuito del piacere. Al sole aumenta il tono dell'umore e cala l'ansia, abbiamo già parlato dell'uso della fototerapia contro la depressione, ma in questo caso è benefica in quanto terapia controllata.
Cure
Essendo un disturbo recente la tanoressia non ha una cura definita; tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che si ottengono buoni risultati con un approccio psicologico mirato a una migliore educazione della persona sui danni provocati dal sole, con un breve trattamento di farmaci serotoninergici.
In alcuni casi può essere utile una psicoterapia cognitivo-comportamentale che consiste nell'insegnare a liberarsi dalle proprie ansie senza comportamenti compulsivi.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)